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Peter Rabbit, Peter Coniglio e quell’intuizione di Beatrix Potter

Il celebre coniglietto arriverà al cinema il 22 marzo. Ma da dove arriva?

Il prossimo 22 marzo arriverà anche nelle sale italiane Peter Rabbit, live action diretto da Will Gluck che racconta le peripezie di un dispettoso coniglietto. Forse pochi sanno che Peter non è solo un personaggio legato a questo nuovo progetto, ma deve la sua popolarità – soprattutto in Gran Bretagna – al famoso racconto scritto da Beatrix Potter nel 1902 e chiamato The tale of Peter Rabbit.

Tutto nasce da una lettera che Beatrix Potter invia al figlio malato di una delle sue governanti, Anne Carter, in cui racconta al giovane divertenti storie di animaletti. Anne Carter, convinta del talento di Beatrix, la incoraggia a pubblicare i suoi libri e ad impreziosirli con illustrazioni ad acquerello. L’idea è bella ma non facile da realizzare in quanto la creazione della scrittrice viene rifiutata da sei editori tanto che la Potter deciderà di autopubblicare il racconto con immagini stampate in bianco e nero in 250 copie che andranno a ruba in poco tempo.

Convintasi del reale valore che il libro rappresentava non solo in termini di vendita ma anche di apprendimento e sviluppo dei bambini (la scrittrice usava qualche termine complesso e talvolta ricercato in ciascuno dei suoi libri, per favorire apprendimento di bambini e suscitarne la curiosità),la Frederick Warne & Company decise finalmente di pubblicare Peter Coniglio.

Il libro è tutt’oggi riconosciuto come uno dei classici della letteratura per l’infanzia. Insomma, una bella sfida per il regista Gluck che ha ammesso: «Nel girare Peter Rabbit film ci siamo sempre sentiti umili custodi cui è stata affidata l’eredità di Peter. I miei genitori me lo hanno fatto conoscere e io l’ho fatto conoscere ai miei figli quindi è un grande onore per me dirigere questo film che lo porterà nelle sale di tutto il mondo…».

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