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Aspettando Venezia 77 | Non odiare e i dilemmi morali di Alessandro Gassmann

Unico film italiano della Sic, l’opera di Mauro Mancini è un esordio che non passerà inosservato

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MILANO – Uscirà in sala il 10 settembre grazie a Notorious Pictures – dopo l’anteprima alla Mostra di Venezia il prossimo 6 settembre – Non odiare, il debutto al lungometraggio di Mauro Mancini. Unico film italiano in Concorso alla Sic – Settimana Internazionale della Critica il film vede protagonisti Alessandro Gassmann, Sara Serraiocco e l’esordiente Luka Zunic in una storia attuale, in grado di generare dibatto, curiosità e attesa già dalla diffusione del trailer.

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Alessandro Gassmann e Mauro Mancini sul set di Non Odiare

La storia? Quella di Simone Segre (Gassmann), stimato chirurgo di origine ebraica e figlio di un superstite dell’Olocausto, che conduce una vita serena a Trieste. La sua esistenza viene sconvolta quando, dopo aver soccorso un uomo vittima di un incidente stradale si accorge che sul suo petto è tatuata una svastica, decidendo di non aiutarlo, lasciandolo morire senza che nessun altro assista all’accaduto. Tempo dopo, spinto dai sensi di colpa, Simone rintraccia la famiglia dell’uomo, composta dalla figlia maggiore Marica (Serraiocco), il piccolo Paolo (Lorenzo Buonora) e l’adolescente Marcello (Zunic), un fervente neonazista.

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Una scena di Non Odiare

«Abbiamo preso spunto da un fatto di cronaca avvenuto a Paderborn, in Germania. Un medico ebreo si rifiutò di operare un paziente a causa del vistoso tatuaggio nazista che aveva sulla spalla», ha dichiarato il regista, «Il medico, dopo essersi fatto sostituire da un collega, ha dichiarato: “Non posso conciliare l’intervento chirurgico con la mia coscienza”. La stessa coscienza che abbiamo immaginato impedisca al nostro protagonista di soccorrere lo sconosciuto dell’incidente».

Luka Zunic in una scena del film

«Personaggi né buoni né cattivi, ma ordinari e alle prese con situazioni straordinarie», continua poi Mancini, «Non odiare racconta quello che siamo sotto la pelle. La pelle bianca, ariana, che vorrebbero avere Marcello e i suoi amici neonazisti e quella bianca, non ariana, di Simone. La pelle tatuata del padre di Marcello e quella marchiata del padre di Simone. La pelle scura dei migranti pestati a sangue nei banglatour e quella diafana, limpida di Marica. La pelle scura, spaccata dal sole che picchia sui barconi delle traversate. Quella sporca dei disperati ai semafori. La pelle delle nostre città. È il pretesto per riconoscere l’altro come diverso. È il pretesto per odiare l’altro come diverso. Non odiare è la nostra pelle».

Alessandro Gassmann in una scena del film

Prodotto da Movimento Film, Agreswna Banda e Rai Cinema, Non Odiare è una coproduzione tra Italia e Polonia ed è impreziosito dalla musiche di Pivio & Aldo De Scalzi. Un film realizzato in un periodo storico attraversato da pericolose correnti nazionaliste che hanno sottolineato ed esasperato, fino a farlo riaffiorare in quotidiani episodi di violenza, l’odio razziale e xenofobo sopito per anni ma mai realmente estirpato dal cuore dell’Europa.

Qui potete vedere il trailer di Non Odiare:

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