ROMA – «Music, I’m your dearest friend. I’m here when there’s nothing left». Recita così uno dei versi di Music, uno dei brani dell’omonimo debutto al lungometraggio di Sia (lo trovate su CHILI – l’11 marzo il film sarà disponibile ad un prezzo speciale con la possibilità, per tutti, di vedere i primi 10 minuti della pellicola gratis qui). Dopo aver co-diretto alcuni dei suoi video la cantante australiana ha deciso di cimentarsi con la regia di un musical in cui gioca intrecciando un (doppio) racconto di formazione alle atmosfere del videoclip. Per farlo ha deciso di mettere al centro del racconto la sua giovane musa, Maddie Ziegler, ballerina e attrice classe 2002 comparsa in numerosi video della cantante dal 2014 ad oggi. Una scelta che ha destato più di una critica oltreoceano dato che la Ziegler interpreta Music, ragazzina autistica.
Una scelta per molti sbagliata quella di non scritturare un’attrice con un reale disturbo dello spettro autistico. Ma la presenza di Maddie Ziegler è fondamentale per Sia per poter dare voce e corpo a quelle esplosioni di colore e arte che il suo Music dissemina nel corso di tutto il film. La storia che racconta è quella di Zu (Kate Hudson), giovane donna con un problema di dipendenze con cui fare i conti che, improvvisamente, si ritrova a essere nominata unica tutrice della sorellastra adolescente, Music (la Ziegler). Una responsabilità che non sente di poter gestire e dalle quali vorrebbe fuggire. A venirle in contro Ebo (Leslie Odom Jr. che dopo Hamilton e One night in Miami non si ferma più), vicino di casa dall’animo gentile capace di comprendere profondamente Music.
Ed ecco che ritornano i versi della canzone scritta da Sia per il film. «Music, I’m your dearest friend. I’m here when there’s nothing left». Una metafora per parlare di inclusione, un film scritto per chi si sente solo, per chi pensa di non valere abbastanza, per chi pensa di non meritare amore. Sia racconta una storia che conosce – per anni ha sofferto di depressione e lottato contro le dipendenze – per (di)mostrare che una luce, coloratissima e piena di gioia, esiste anche per chi è sprofondato nel buio più profondo. Sono proprio queste parentesi cromatiche la parte più riuscita del film scritto da Sia insieme all’autore e illustratore di libri per bambini Dallas Clayton.
E proprio la componente infantile e giocosa, musicale e lieve di Music restituisce tutto il mondo di Sia. Music è un’estensione del suo sentire artistico e lo dimostra nei costumi, nelle scenografie, nelle canzoni. Tripudio di colori e leggerezza con cui raccontare emozioni con le quali tutti ci siamo ritrovati a fare i conti e lettera d’amore a tutti gli outcast del mondo. Per farlo la cantante/regista usa la musica e il cinema, due linguaggi potentissimi che insieme veicolano il suo messaggio di evasione contro le bruttezze e il dolore, la malattia e la solitudine. Un arcobaleno di note e gioia dopo i temporali della vita.
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Qui potete vedere il trailer del film:
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