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Mike White: «Io, The White Lotus 3 e la (grande) sfida della Thailandia»

Il Buddhismo, le scimmie, gli uomini, Natasha Rothwell: Mike White racconta la serie a Hot Corn

Mike White e il viaggio di The White Lotus 3: Dal 17 febbraio su Sky e NOWtv
Mike White e il viaggio di The White Lotus 3: Dal 17 febbraio su Sky e NOWtv

LOS ANGELES – Dopo le spiagge paradisiache delle Hawaii e la suggestiva costa siciliana di Taormina, le riprese del terzo capitolo di The White Lotus si sono spostate in Thailandia, tra le selvagge Koh Samui e Phuket e il caos metropolitano di Bangkok. La serie HBO, ideata da Mike White, è pronta a debuttare in Italia: arriverà il 17 febbraio su Sky e sarà disponibile successivamente in streaming su NOWtv. Per scoprire qualche anticipazione sulla nuova stagione, abbiamo incontrato il creatore della serie a Beverly Hills. Mike White appare esausto, come se non dormisse da giorni. «Abbiamo letteralmente finito di montare il finale due giorni fa», ci racconta. «Mi sento come se avessi appena tagliato il traguardo della maratona più dura della mia vita». Ma dove eravamo rimasti? Nello sconvolgente finale della seconda stagione avevamo detto addio a Tanya McQuoid, amatissimo personaggio interpretato da Jennifer Coolidge in entrambe le stagioni. Ora, The White Lotus 3 riporterà sullo schermo un volto familiare: Natasha Rothwell tornerà infatti nei panni di Belinda Lindsey, la manager della spa vista nella prima stagione ambientata alle Hawaii.

The White Lotus 3, di Mike White: Dal 17 febbraio su Sky e NOWtv
The White Lotus 3, di Mike White: Dal 17 febbraio su Sky e NOWtv

Accanto a lei, un cast ricco di nuovi volti: Carrie Coon, Leslie Bibb e Michelle Monaghan interpreteranno tre amiche che si ritrovano dopo anni di distanza, mentre Walton Goggins sarà Rick Hatchett, un uomo di mezza età dal carattere burbero, in viaggio con la sua giovane fidanzata Chelsea, interpretata da Aimee Lou Wood. Nel cast figurano anche Jason Isaacs e Parker Posey, che interpreteranno Timothy Ratliff, uomo d’affari, e sua moglie Victoria, in viaggio con i loro tre figli: Saxon, Piper e Lochlan, rispettivamente interpretati da Patrick Schwarzenegger, Sarah Catherine Hook e Sam Nivola. A loro si aggiungono Lek Patravadi nei panni di Sritala, uno dei proprietari del White Lotus, Tayme Thapthimthong nel ruolo di Gaitok, una guardia di sicurezza del resort, e soprattutto Lalisa Manobal, conosciuta come Lisa delle Blackpink. La celebre rapper, cantante e modella vestirà i panni di un’operatrice specializzata nel benessere e nel relax degli ospiti.

Bentornati al The White Lotus
Bentornati al The White Lotus

PERCHÉ LA THAILANDIA – «In origine volevo girare in Giappone. Poi siamo andati in Thailandia e, naturalmente, è un paese così bello che mi ha subito affascinato. Lì, però, ho vissuto un’esperienza particolare: ho preso una specie di bronchite e mi hanno messo sotto un nebulizzatore che mi ha tenuto sveglio per 48 ore. In quel lasso di tempo mi è venuta in mente l’intera stagione di The White Lotus. Quando mi sono ripreso, sono andato dai produttori e ho detto: ‘Credo di aver appena ideato la nuova stagione, ed è ambientata in Thailandia’. Ovviamente il Giappone sarebbe stato un setting incredibile, ma la scelta della Thailandia si è rivelata perfetta e, in un certo senso, mi ha cambiato la vita. È un paese complesso, ricco di contrasti: ha i suoi templi e una forte dimensione spirituale, ma anche il lato più sfrenato di Bangkok e delle sue notti selvagge. Mi sembrava lo sfondo ideale per esplorare i temi di questa stagione, perché molte persone vanno in Thailandia proprio per uno di questi due aspetti, o per un mix di entrambi.»

Carrie Coon, Michelle Monaghan e Leslie Bibb in un momento di The White Lotus 3
Carrie Coon, Michelle Monaghan e Leslie Bibb in un momento di The White Lotus 3

IL FASCINO DEL BUDDISMO – «Mi piaceva l’idea di raccontare qualcosa sulla religione, su Dio, sulla spiritualità. La Thailandia è un paese buddista e, nel corso degli anni, ho avuto più di un momento di crisi personale. Ho quindi sviluppato una certa familiarità con la pratica buddista come forma di auto-aiuto, e ancora oggi ne faccio uso. Ci sono molti concetti del buddismo che mi sembravano interessanti e anche divertenti da esplorare, perché è uno dei motivi per cui tanti occidentali si avvicinano a questa cultura. L’etica buddista è piena di storie e personaggi affascinanti, e mi intrigava l’idea di indagare il suo impatto sulle persone e sulla società thailandese, che lo assorbe anche in modi indiretti.»

Nel cast anche Aimee Lou Wood
Nel cast anche Aimee Lou Wood

COSA CAMBIA E COSA RESTA UGUALE – «Per mantenere la serie fresca, è importante espandere o cambiare qualcosa. La prima stagione di The White Lotus era molto incentrata sul privilegio, sul rapporto tra ospiti e dipendenti. La seconda, ambientata in Italia, esplorava il sesso, le dinamiche tra uomini e donne, il desiderio. Questa, invece, parla di religione, spiritualità, Dio. Di conseguenza, anche i conflitti che vivono i personaggi sono più esistenziali e tragici. C’è una dimensione più lirica e drammatica, proprio perché i temi sono più profondi. Ma c’è anche l’elemento ricorrente di Fantasy Island: i personaggi arrivano in barca invece che in aereo e si ritrovano trasformati dalla loro vacanza. È sempre lo stesso tipo di clientela che cerca un’esperienza di lusso e si ritrova invece a vivere qualcosa di molto più intenso e destabilizzante.»

Leslie Bibb in una scena di The White Lotus 3
Leslie Bibb in una scena di The White Lotus 3

LE SCIMMIE – «Le scimmie sono un motif che attraversa tutte le stagioni di The White Lotus, anche nella colonna sonora si sentono richiami scimmieschi. In questa stagione in particolare, i personaggi cercano di riconnettersi alla loro dimensione spirituale, ma si scontrano con la loro natura più istintiva e animalesca. C’è questo conflitto tra il voler essere creature spirituali, idealiste, alla ricerca della bontà, e il lato primordiale che ci mette sempre in situazioni compromettenti. È un tema che sento molto vicino: puoi pensarti intelligente e illuminato, ma alla fine sei comunque una scimmia. A Koh Samui, per esempio, usano le scimmie per raccogliere le noci di cocco. PETA lo sa, non abbiamo addestrato scimmie, ci siamo semplicemente limitati a osservarle nel loro habitat.»

Natasha Rothwell in una scena di The White Lotus 3
Natasha Rothwell in una scena di The White Lotus 3

IL RITORNO DI NATASHA ROTHWELL – «Natasha Rothwell torna nel ruolo di Belinda Lindsey. È una persona fantastica con cui lavorare. Dopo la prima stagione, molti erano dispiaciuti per il suo destino: bloccata in hotel, con il sogno della sua spa infranto. Mi sembrava giusto riprendere la sua storia e darle un seguito più soddisfacente. E poi, l’idea di collaborare di nuovo con Natasha era già di per sé un incentivo enorme.»

Walton Goggins in una scena della serie
Walton Goggins in una scena della serie

ESPLORARE LA MASCOLINITÀ – «In Thailandia ho notato una certa tipologia di expat, uomini dall’aria misteriosa e sfuggente. Molti non dicevano chiaramente chi fossero, da dove venissero o cosa facessero. È un fenomeno che mi ha intrigato e che ho voluto portare in The White Lotus, soprattutto nel personaggio di Walton Goggins. C’è questo tropo dell’uomo di mezza età, spesso calvo, che viaggia da solo o con una compagna molto più giovane. Mi sembrava uno spunto perfetto per costruire personaggi legati all’identità maschile e alla solitudine. La mascolinità può essere una gabbia: gli uomini si sentono obbligati a vivere e pensare in un certo modo, e questo li porta a isolarsi. Jason Isaacs e Walton Goggins interpretano due uomini intrappolati proprio in questa dinamica, e mi sembrava un aspetto interessante da esplorare.»

Carrie Coon in un momento della serie
Carrie Coon in un momento della serie

LE SFIDE – «Questa stagione di The White Lotus è stata particolarmente impegnativa. È più lunga, e girare in Thailandia è stato tanto affascinante quanto complesso. In più c’è stato lo sciopero degli sceneggiatori e anche nella mia vita personale ci sono stati momenti difficili. Sono stati due anni intensi, e oggi mi sento semplicemente orgoglioso di essere arrivato fino a qui. Ci sono stati giorni in cui pensavo di non farcela, ma ora mi sembra quasi un sogno. E sono davvero felice di averlo realizzato.»

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