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Maze Runner: La Rivelazione – L’ultimo capitolo

L’8 febbraio si chiude la saga basata sulla serie di James Dashner

Qualcuno ha visto Mad Max e gli è piaciuto un po’ troppo? Questa è la prima riflessione che salta alla testa dopo aver visto le prime scene del trailer del terzo capitolo di Maze Runner, ambientate nel deserto, con una 4×4 a inseguire un treno che trasporta dei prigionieri. Non bastasse, anche l’azione del giovane eroe Thomas (Dylan O’Brien) è simile a quella di Tom Hardy in Mad Max: Fury Road: il salto da un veicolo all’altro per salvare persone. Insomma Maze Runner – La rivelazione, terzo capitolo della saga basata sulla serie di libri di James Dashner e in arrivo al cinema l’8 febbraio, sembra proprio spingersi oltre i due precedenti titoli.

LA STORIA

La trama riprende da dove l’avevamo lasciata: Thomas e i suoi compagni, i Gladers, devono combattere Ava Paige (Patricia Clarkson) e trovare una cura definitiva per il virus che ha trasformato la popolazione in zombie. Troveranno le risposte all’interno dell’ultima leggendaria città, controllata dalla misteriosa WCKD (World Catastrophe Killzone Department) e circondata – ovviamente – da un impenetrabile labirinto che porterà uno dei personaggi a dire: «Siamo appena usciti da un labirinto, per poi ritornarci dentro?». Thomas, oltre a dover trovare una terapia, si ritroverà così davanti ad un altro dilemma: l’amore in sospeso per Teresa (Kaya Scodelario), che nel secondo film finiva per andarsene con WCKD.

È interessante come la saga si sia evoluta nel corso degli anni: dal primo capitolo, opera di sopravvivenza e fantapolitica, un gruppo di ragazzi doveva semplicemente uscire da un pericoloso labirinto, poi, nel secondo capitolo, si è virato verso il genere apocalittico con zombie. Tutti questi elementi sembrano confluire inMaze Runner – La rivelazione con in più un tocco alla George Miller. Wes Ball, già al timone dei due precedenti film, riuscirà a darci un finale di saga degno delle aspettative? Lo sapremmo l’8 febbraio, ma sicuramente l’azione non mancherà.

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