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Kaya Scodelario: «Io, tra Maze Runner, Johnny Depp e la passione per i western»

Da Skins ai Caraibi, tra Dylan O’Brien e il West: l’attrice racconta la sua carriera a Hot Corn

Kaya Scodelario tra Dylan O'Brien e Will Poulter, compagni di set di Maze Runner - La rivelazione.

DOHA – Kaya Scodelario ha una scintilla negli occhi che è difficile da dimenticare. Si accende in modo speciale quando parla del figlio e quando si rivolge ai più piccoli, come è successo in Qatar, quando l’abbiamo incontrata qualche tempo fa all’interno del festival per bambini di Doha, l’Ayjal Youth Film Festival. Piratessa accanto a Johnny Depp nell’ultimo capitolo dei Pirati dei Caraibi, l’attrice continua a collezionare avventure sul grande schermo, compreso il film conclusivo della trilogia basata sui romanzi di James Dashner, Maze Runner: La rivelazione, senza dimenticare Crawl – Intrappolati. Fin da piccola l’attrice ha sempre usato i libri per sconfiggere la dislessia e volare alto. E con la recitazione c’è riuscita.

Nei tre film della saga di Maze Runner Kaya Scodelario interpreta Teresa.

IO & DYLAN «Conoscere Dylan O’Brien sul set di Maze Runner è stato un regalo. Ora lo considero uno dei miei migliori amici, anzi no, un fratello. Lavora sodo, non si risparmia mai e ha un talento che ammiro. Anche dopo la fine del franchise ci vediamo spesso. I libri di Maze Runner? Hanno un posto speciale nel mio cuore nonostante i film siano stati la prova più difficile della mia carriera. Non mi considero una grande sportiva e correndo nella sabbia mi impantanavo. Avrei dovuto fare più palestra, lo so».

Con il socio e compagno di set in Maze Runner: Dylan O’Brien.

IO & JOHNNY «Anche se il mio attore preferito in assoluto resta Daniel Day-Lewis, sono rimasta incantata da Johnny Depp perché è davvero un tipo divertente. E ha un ottimo profumo. Ad essere onesta non ero tanto disinvolta quando sono arrivata sul set de Pirati dei Caraibi, anzi mi sentivo intimidita perché la mia famiglia mi aveva detto che sarebbe stata orgogliosissima di me nel vedermi accanto a lui. Non volevo deluderli».

Con Johnny Depp sul set di Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar.

SKINS «Effy Stonem di Skins rimarrà per sempre il mio ruolo preferito perché è stato il primo e mai avrei pensato di fare l’attrice. Mi piace perché è complicata, interessante, ma soprattutto perché ancora oggi le persone mi fermano per strada per dirmi quanto conoscerla abbia cambiato loro la vita. Credo sia stata capace di aiutare molte persone. Una reunion? Non lo so. L’atmosfera era magica perché anche noi attori eravamo adolescenti all’epoca, mentre oggi siamo tutti cresciuti. Ma chissà, è divertente immaginare che sia possibile…».

Nel ruolo di Effy in Skins.

I WESTERN «Il mio genere preferito? Il western, forse perché è lontanissimo dalla nostra realtà e a me piace recitare proprio perché non sono più io sul palco o davanti alla macchina da presa e posso sperimentare cose che nella vita di tutti i giorni non mi sognerei mai di fare. E non lo dico perché mi sento a mio agio sotto i riflettori, anzi è il contrario: la mia timidezza si manifesta proprio quando mi ritrovo al centro dell’attenzione».

Harry Carey Jr. e John Wayne in Sentieri selvaggi.

FUORI DAL SET «Quando non lavoro e non ho impegni familiari mi piace passare del tempo da sola, a leggere o riflettere, o in compagnia del mio cane. Spesso sono lontana da casa per esigenze di copione: per Pirati dei Caraibi ho vissuto sette mesi in Australia, quindi cerco di godermi le piccole gioie quotidiane senza cercare di strafare. Le persone che amano mi ricaricano e mi fanno ritornare con i piedi per terra: con loro non contano i premi o i successi, posso essere me stessa».

La nuova sfida: con Zac Efron in Ted Bundy – Fascino criminale.

IL SOGNO «No, non ho una lista di ruoli che vorrei interpretare, la cosa che desidero con tutto il cuore nella mia carriera è riuscire a ispirare le nuove generazioni, come i grandi artisti hanno fatto con me. L’arte apre il cuore, ti fa comprendere gli altri e ti trasporta in mondi lontani, ecco perché so che posso crescere come essere umano solo se mi sforzo di conoscere quello che mi spaventa. Accetto anche personaggi che non approvo perché mi sforzo di non giudicarli».

Da Tiger House a Maze Runner: La rivelazione: su CHILI i film di Kaya Scodelario.

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