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Matthew McConaughey: «Io, padre senza speranza nella storia vera di White Boy Rick»

L’attore e il suo nuovo drammatico ruolo: che sia già in odore di (secondo) Oscar?

Photo Credits: George Pimentel.

TORONTO – Lo aspettiamo molto Matthew McConaughey nel nuovo e delicato ruolo in Cocaine: La vera storia di White Boy Rick, presentato in anteprima al TIFF e in uscita, nelle sale italiane, il 31 gennaio. Con un tempismo incredibile, l’attore porta sul grande schermo le vicende di uno spacciatore/informatore ribattezzato White Boy Rick, al secolo Richard Wershe Jr., che tuttora sta scontando la sua pena in un carcere in Florida, e uscirà di prigione il giorno di Natale del 2020. In concomitanza con questa notizia, arriva un biopic non facile, diretto da Yann Demange, che pur di lavorarci ha rinunciato ad un altro progetto importante. McConaughey interpreta Richard, il padre del protagonista, a cui invece presta il volto l’esordiente Richie Merritt. Una scommessa impegnativa, insomma, su cui è valso la pensa puntare.

Yann Demange, Richie Merritt, Jonathan Majors, RJ Cyler, Matthew McConaughey e Bel Powley sul red carpet del TIFF. Photo Credits: George Pimentel.

TRUE STORY «Quando ho letto la sceneggiatura ho capito che la storia meritava di essere raccontata anche perché era vera. Sono anche andato a trovare con il regista in prigione il vero Rick e, nonostante fosse dietro le sbarre per 27 anni, non ha perso un grammo del suo ottimismo».

Richie Merritt e Matthew McConaughey in Cocaine: La vera storia di White Boy Rich.

IL BIS «Credo che sia la seconda volta che mi ritrovo a fare il padre sullo schermo e per di più in un ruolo totalmente diverso da quelli che ho fatto finora, anche se ha in comune con le parti che preferisco recitare un aspetto di emarginazione che mi ha sempre attratto. Per me il rapporto di questo genitore con il suo ragazzo è una parte cruciale del racconto. Quest’uomo ha tutte le buone intenzioni del mondo, d’altronde cresce un figlio da solo, ma non ne è capace. Ha sposato la pedagogia del fare l’amicone del figlio ma evidentemente non funziona».

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Matthew McConaughey nel film di Yann Demange. Che sia già in odore di Oscar?

LA NOSTALGIA «Cosa mi colpisce del personaggio? Richard è sospeso tra la nostalgia del passato e l’incapacità di andare avanti e rimboccarsi le maniche. In un certo senso si aspetta che le cose prima o poi accadono e vive di speranza. Mi spiace, ma è una moneta che a volte non ci possiamo permettere. Arriva il tempo di darsi da fare e non sedersi ad aspettare, anche se si ha un buon cuore».

L’attore con sua moglie, Camila Alves. Photo Credit: George Pimentel.

RICHIE MERRITT «L’idea che la produzione puntasse su un protagonista senza alcuna esperienza non mi ha affatto preoccupato, semmai il contrario. Ero elettrizzato all’idea di qualcosa di fresco e originale, anche se quando il set si faceva troppo duro a fine giornata chiedevo sempre a Yann se pensava si sarebbe presentato il giorno dopo o piuttosto non fosse ritornato a Baltimora con la prima nave. Richie Merritt un ragazzo in gamba, molto maturo e legato alla famiglia. Mi ha colpito la sua reale felicità per quest’esperienza, ma che non è mai sfociata nel timore reverenziale».

Una scena del film.

ANNI 80s «La cosa più bella? Indossare gli abiti dell’epoca è stato d’immenso aiuto per calarsi nella storia. Per studiare il mio look mi sono riguardato vecchie foto, ma non quelle patinate dei giornali. In questo caso l’abito fa il monaco perché è la confezione di un prodotto, anche se io inizio sempre a studiare un personaggio dalla sua interiorità».

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Qui, il trailer del nuovo film di Matthew McConaughey

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