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Tra Varsavia, Parigi e Hollywood | Il cinema riscopre Marie Curie

Karolina Gruszka e Rosamund Pike presteranno il volto alla celebre studiosa per due attesi biopic

Marie Curie

MILANO – Le grandi figure del passato ci ricordano chi siamo stati. Possiamo dire che Marie Salomea Sklodowska, più nota come Marie Curie (qui la sua storia vera), ha avuto – anche se non nel senso stretto della parola – una vita eroica: fu una pioniera della scienza dalla folgorante intelligenza con un atteggiamento ribelle. Insieme al marito Pierre rivoluzionò il mondo scientifico grazie alla scoperta della radioattività, che valse alla coppia il premio Nobel per la fisica nel 1903. Ma Marie fu anche la prima persona, e donna, della storia a vincere due premi Nobel in ambiti diversi.

Marie Curie
La vera Marie Curie in laboratorio

Ottenne infatti il secondo prestigioso riconoscimento nel 1911, questa volta per la chimica, grazie ai suoi studi derivati dall’isolamento del radio e del polonio. La sua vita, votata al servizio della ricerca scientifica, ha segnato profondamente il secolo XX, oltre a rendere possibile un incredibile passo avanti nel trattamento e nella cura del cancro. Ma l’esistenza della scienziata fu anche profondamente travagliata quando, alla morte del marito, seguì lo scandalo per la relazione con il matematico Paul Langevin.

Marie Curie
Karolina Gruszka e Charles Berling in una scena di Marie Curie – Il coraggio della conoscenza

Di certo Marie è un personaggio degno di essere immortalato dal cinema e infatti nelle prossime settimane arriveranno due film a lei dedicati. Si inizia con Marie Curie – Il coraggio della conoscenza, in sala dal 5 marzo. Diretto da Marie Noëlle e interpretato da Karolina Gruszka, il biopic si concenta principalmente sugli anni più turbolenti della vita della Curie, quelli compresi tra le vittorie dei due premi Nobel. Mostrando anche la fragilità della protagonista alle prese con l’opinione pubblica, si palesa la figura di una donna a cui, nonostante i successi e i risultati ottenuti, «non fu permesso di manifestare i propri sentimenti». Una brillante scienziata ma anche una donna forte, passionale e moderna, cui la vita «mise di fronte molte sfide che dovette affrontare con coraggio e perseveranza».

Marie Curie
Rosamund Pike in una scena di Radioactive

E poi dal 25 giugno uscirà Radioactive diretto da Marjane Satrapi e interpretato da Rosamund Pike. Basato sull’omonimo romanzo a fumetti di Lauren Redniss, il film si focalizza sulla relazione di Marie Curie con il suo lavoro e suo marito, portando in scena anche la figlia, Irene. È affascinante scoprire come, grazie alla sua intelligenza e al suo talento, Marie sia riuscita a farsi strada e ad avere successo in un mondo prettamente dominato dagli uomini. Le scoperte, fatte con Pierre e poi continuate da sola, hanno cambiato per sempre il volto della scienza e del mondo. Non a caso in suo onore venne ribattezzata Curie l’unità di misura che indica l’attività di un grammo di radio al secondo.

Marie Curie
Il post di Rosamund Pike dedicato alla pioniera Marie Curie

Ma nonostante la rilevanza del suo lavoro, Marie Curie non venne mai ammessa all’Académie Française des Sciences: complice una certa fragilità dell’ego maschile, i membri non accettavano ancora che una donna facesse parte dei loro gruppi. La donna però non si arrese e continuò a lavorare con completa dedizione alla ricerca scientifica fino alle estreme conseguenze: Marie morì nel 1934 per una grave malattia causata da anni di esposizione alle sostanze radioattive. Diventa quindi estremamente affascinante ripercorrere i lasciti di questa grande donna, raccogliendone il testimone per continuare ad avanzare guidati dal faro della ricerca.

  • L’amore, lo studio e un film in arrivo | La vera storia di Marie Curie

Qui potete vedere il trailer di Radioactive:

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