LOS ANGELES – «È una città tutta da scoprire, anche andare al cinema qui è eccitante. Se lavori in questo settore non puoi fare a meno di avvertire l’aria di Hollywood». Parola di Marianna Fontana, 21 anni, di Caserta, ospite a Los Angeles dell’Italian Film, Fashion & Art Festival. Dopo Indivisibili, il film di Edoardo De Angelis su due sorelle siamesi che ha lanciato la sua carriera e quella della gemella Angela (anche lei a Los Angeles per la première di Lucania), lo scorso anno l’abbiamo vista protagonista di Capri-Revolution di Mario Martone, in lizza ai David di Donatello con 13 candidature. Nel film interpreta Lucia, una pastorella di Capri agli inizi del ‘900 che si ribella ed emancipa grazie all’arrivo sull’isola di un gruppo di giovani che formano una comune. «Sento che anche io sto vivendo una fase di ribellione nella vita» ci spiega la Fontana sorseggiando un caffè insieme a Hot Corn nella casa di Venice Beach dove è ospite nei suoi giorni californiani. «Se non ti ribelli, non hai una presa di posizione e invece per affermarsi c’è bisogno di una spinta che ti porta a guardare oltre l’apertura. Perché nella vita è tutto molto sospeso… proprio come nel film».

LA FORMAZIONE «Se amo l’arte è grazie a mia madre che ci ha viziate da questo punto di vista, portandoci a vedere film, concerti e opere teatrali. In un certo senso mi ha sempre indirizzato verso la vita artistica, anche se all’inizio non sapevo bene che strada prendere. A 16 anni, con mia sorella, siamo anche andate in tour in America come cantanti e la musica continua a piacermi molto, non l’abbandonerò mai perché mi dà vita. Però mi sento più a mio agio davanti alla cinepresa. In fin dei conti ho sempre pensato a cinema e musica in maniera simile. Come nella partitura solfeggi i silenzi, nella recitazione devi interpretare le emozioni».

GEMELLE NON DIVERSE «Io e mia sorella? Siamo una squadra tutta al femminile; credo molto nel potere delle donne. E quando vedo Angela sullo schermo mi emoziono ancora di più di quando vedo me stessa. Ma non la riconosco più come mia sorella, per me è fondamentale tenere la distanza tra l’attrice e il personaggio che interpreta. Sullo schermo non è più Angela, io non sono più Marianna: siamo altro. Anche perché se pensassi a tutto il resto, credo che morirei stecchita dall’emozione».

INDIVISIBILI «Con mia sorella diciamo sempre che Indivisibili è il film della nostra vita, perché ci ha aiutate a entrare in una psicologia comune ancora più forte di quello che già avevamo. Per prepararci al ruolo delle gemelle siamesi facevamo tutto insieme da mattina a sera, fino a legarci l’un l’altra per camminare per strada. È un film che ci ha insegnato a non guardare con superficialità le altre persone. Sembra facile da dire ma non è così scontato nella vita di tutti i giorni».

CAPRI-REVOLUTION E FUTURO «Sono felice di aver fatto un film che parla di emancipazione perché oggi viviamo in un mondo dove non c’è più contatto diretto con il prossimo, non ci si guarda più negli occhi. Al contrario, questo è un film sui contatti umani e sulle idee rivoluzionarie di scienza, arte e cultura. La gente oggi mi scrive per ringraziarmi di aver interpretato Lucia, perché lei è una che non segue le masse. Ed è proprio questo il messaggio che speravo di comunicare. Il futuro? Ho diversi progetti in ballo di cui però non posso parlare. Ma sono felice che ci sia chi mi stia dando fiducia».

- Tra Modalità Aereo e John Landis: Paolo Ruffini ospite in redazione
- Raoul Bova: «A Hollywood, sopravvissuto grazie ai consigli di Sophia Loren»
Lascia un Commento