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Little Fires Everywhere e il racconto al femminile di un’America divisa

Reese Witherspoon e Kerry Washington protagoniste della miniserie tratta dal romanzo di Celeste Ng

little fires everywhere

MILANO – «I came to see the damage that was done and the treasures that prevail». Ovvero: «Sono venuto a vedere il danno che è stato fatto e i tesori che prevalgono». È un verso scritto dalla poetessa Adrienne Rich in Diving into the Wreck a racchiudere tutto il significato di Little Fires Everywhere. Già disponibile su Prime Video, la miniserie con Reese Witherspoon e Kerry Washington è tratta dall’omonimo romanzo di Celeste Ng, pubblicato in Italia con il titolo Tanti piccoli Fuochi. Chi si fosse perso il best seller, sappia che la storia ruota attorno a due donne agli antipodi: Elena Richardson e Mia Warren.

Little Fires Everywhere
Kerry Washington e Reese Witherspoon interpretano la “nemiche-amiche” Mia ed Elena

La prima interpretata dalla Witherspoon è una giornalista altoborghese, sposata con l’avvocato Bill (un redivivo Joshua Jackson), madre di quattro figli, maniaca del controllo e molto rispettata nella comunità di Shaker Heights dove i prati sono verdi, gli steccati bianchi e gli scheletri ben riposti negli armadi. Mia invece ha il volto della Washington e uno spirito nomade, che l’ha più volte portata a stravolgere la sua esistenza e quella della figlia Pearl per assecondare la sua vena artistica. Così quando Mia diventa l’affittuaria di Elena si accende una scintilla e due mondi entrano in collisione.

Little Fires Everywhere
Washington e la figlia televisiva Pearl, ovvero, Lexi Underwood

Alimentata da un misto di fascinazione, curiosità, rifiuto e insofferenza reciproci, nasce un’amicizia fra il rigore assoluto e il caos totale che viene però messa a dura prova dalle esigenze delle figlie delle protagoniste: la ribelle Izzy infatti è sempre più insofferente alle regole di Elena, mentre l’insicura Pearl è schiacciata dall’irrequietezza di Mia. In sostanza Little Fires Everywhere è un racconto tutto al femminile che mette a confronto più di una generazione di donne: quelle adulte che si illudono di aver trovato un equilibrio e quelle più giovani in cerca di una vera identità. Sullo sfondo resta l’America degli anni Novanta.

Little Fires Everywhere
Megan Stott con la “mamma” Reese Witherspoon

A dire il vero, lo show fatica a mettere a fuoco il contesto. Senza la musica e i riferimenti giusti (nonostante la citazione di Buffy – L’ammazzavampiri) è difficile ricordarci che siamo immersi in un’altra epoca. Ci piace però pensare che l’ideatrice di Little Fires Everywhere Liz Tigelaar e i suoi registi – fra cui Lynn Shelton, recentemente scomparsa – abbiano preferito focalizzarsi sui personaggi, per raccontare uno spaccato della società americana dove sotto il perbenismo si agitano molti demoni, perché il razzismo e il pregiudizio mantengono alte le divisioni fra le classi sociali, a discapito delle donne e delle minoranze che si vedono strappare il futuro dalle braccia.

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