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Lacci e i danni collaterali dell’amore secondo Daniele Luchetti

Il regista racconta una storia familiare divisa tra lealtà e infedeltà. In digitale su CHILI

I protagonisti di Lacci
I protagonisti di Lacci

VENEZIA – La responsabilità era alta. Aprire la 77.a Mostra di Venezia, la più difficile, insolita e complicata edizione da anni. Così, Daniele Luchetti, ha alzato il sipario con Lacci – in digitale su CHILI dal 13 gennaio -, adattamento dell’omonimo romanzo scritto da Domenico Starnone – decretato dal New York Times come uno dei migliori 100 libri del 2017 – che firma la sceneggiatura a sei mani insieme a Luchetti stesso e Francesco Piccolo. Una storia familiare lunga trent’anni che Luchetti spezza, proietta in avanti, riprende e intreccia attraverso i punti di vista e i ricordi dei suoi personaggi. Aldo (Luigi Lo Cascio) e Vanda (Alba Rohrwacher), coppia della Napoli degli anni Ottanta che scoppia dopo la confessione del tradimento di lui, e i figli Anna e Sandro (interpretati da adulti da Giovanna Mezzogiorno e Adriano Giannini).

Luigi Lo Cascio e Alba Rohrwacher in Lacci
Luigi Lo Cascio e Alba Rohrwacher in Lacci

«Bisogna sempre dire la verità» è una delle prime frasi che sentiamo pronunciare ad Aldo. E la sua di verità cambierà il corso dell’esistenza di quattro persone tra infedeltà, rancore e dolore. Perché Lacci è l’analisi al microscopio dei legami che tengono unite le persone, delle relazioni che restano in piedi anche quando l’amore è svanito. Alla base del film un patto tra un uomo e una donna spezzato dall’arrivo di un sentimento nuovo, imprevisto. Che fare allora quando l’amore svanisce? Restare insieme per lealtà verso ciò che si è costruito o aprirsi al nuovo nonostante il dolore che si causerà? Luchetti ci mostra che non ci sono buoni o cattivi in questa storia, che tutti hanno ragione e tutti sono colpevoli.

Giovanna Mezzogiorno e Adriano Giannini
Giovanna Mezzogiorno e Adriano Giannini

E lo fa mostrandoci gli eventi da angolazioni diverse. Quella di una donna che non ama più il marito ma ne pretende il ritorno tra le mura di quella casa costruita insieme, quella di un uomo in balia dei sensi di colpa e quella di due bambini che provano a rimettere insieme i punti di una famiglia lacerata per poi, ormai adulti, pentirsene. Lacci parla di famiglia, di equilibri spezzati, errori e della capacità che abbiamo di fare del male a noi stessi e a chi ci circonda finendo per costringerci a «vivere nel disastro». Perché la vita e l’amore sono come i lacci di una scarpa apparentemente perfetta: se troppo stretti finiscono per fare male.

  • Volete vedere Lacci? Lo trovate su CHILI
  • Daniele Luchetti: «Lacci? Racconta storie che ci riguardano tutti»

Qui potete vedere il trailer del film:

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