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Tra verità e finzione | La Ragazza di Stillwater e un film che ha fatto discutere

Criticato da Amanda Knox ma applaudito a Cannes: il film di Tom McCarthy arriva in sala

la ragazza di stillwater
Ispirato a eventi reali: La ragazza di Stillwater

MILANO – Dal regista premio Oscar di Spotlight, una storia che ha fatto discutere e che ha già acceso un forte dibattito nell’opinione pubblica La ragazza di Stillwater. Il nuovo film di Tom McCarthy, con protagonista un Matt Damon in una veste diversa dal solito, è liberamente ispirato ai fatti di Amanda Knox e all’omicidio di Meredith Kercher a Perugia. La storia segue però Bill Baker, un operaio dell’industria petrolifera dell’Oklahoma che si ritrova improvvisamente in Francia, a Marsiglia, dove la figlia Allison è stata arrestata.

Matt Damon ne La Ragazza di Stillwater
Matt Damon ne La Ragazza di Stillwater

McCarthy si è voluto concentrare sulla vicenda personale di Bill, sulle sue emozioni e le sue reazioni all’agitazione mediatica, e poi su cosa succede quando i riflettori si spengono e i diretti interessati tornano ad essere una normale famiglia che deve fare i conti con tutto ciò che viene dopo. Presentato al Festival di Cannes, dove ha ottenuto un riscontro positivo, ha però suscitato non poche critiche negli Stati Uniti, a partire da chi sostiene che Bill sia un Repubblicano che supporta Trump fino alla stessa Amanda Knox.

Abigail Breslin è Allison in La ragazza di Stillwater

Probabilmente stanca di aver visto negli anni più e più trasposizioni dell’omicidio di Perugia, ha accusato il film di aver sfruttato ingiustamente il suo nome. Ci ha pensato però il regista a fare luce su quanto di quegli eventi sia effettivamente dentro il film: «La ragazza di Stillwater è un’opera di finzione e non sulla sua vita. Prende spunto da fatti realmente accaduti, come molti film, ma riguarda il viaggio di Bill Baker e il suo rapporto con la figlia. Le domande che il film pone circa l’identità americana e l’autorità morale sono ciò che mi ha spinto a fare questo film».

la ragazza di stillwater
Una scena de La ragazza di Stillwater

Polemiche a parte, Tom McCarthy e Matt Damon hanno passato alcuni mesi tra gli operai dell’Oklahoma per capire il tenore di vita di quelle famiglie e come avrebbero potuto reagire se qualcosa del genere fosse accaduto a loro. E per non lasciare nulla al caso, la produzione del film – una collaborazione tra Anonymous Content e Slow Pony – ha organizzato anche test screenings, proiezioni volte a un pubblico selezionato per capire le possibili reazioni. E la cosa, che non funziona per tutti i film, ha aiutato a dare una direzione alla storia, soprattutto negli atti iniziali e finali.

Sul set de La ragazza di Stillwater

«Il nostro obiettivo era sfidare il pubblico, sfidare la percezione di ciò che il film è veramente», ha aggiunto, e dai primi riscontri di pubblico e critica si può dire che il l’obiettivo è stato raggiunto. La ragazza di Stillwater ha già fatto parlare di sé e probabilmente lo farà ancora per un po’. Dietro al giallo della vicenda giudiziaria, si cela anche un tentativo di analizzare come il mondo vede gli americani in questo momento, soprattutto quella parte che a un primo sguardo corrisponde a tutti gli stereotipi che abbiamo in mente. Ma anche le tante supposizioni che gli americani hanno di loro stessi, e l’immagine che pensano di trasmettere, non sempre vicina alla realtà.

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Qui potete vedere il trailer de La ragazza di Stillwater:

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