ROMA – Il valore della fede in tempo di guerra. O forse, sarebbe meglio dire il valore degli ideali, molto più tangibili e universali. L’intento di Mel Gibson con il suo ultimo film da regista, La Battaglia di Hacksaw Ridge, presentato alla Mostra di Venezia nel 2016 e con ben sei nomination all’Oscar, ha voluto distaccarsi dalla nomea di autore violento e guerrafondaio, raccontando così la storia vera di Desmond Doss (interpretato da Andrew Garfield), primo obiettore di coscienza dell’Esercito degli Stati Uniti d’America a ricevere, per il suo nobile operato, la Medaglia d’Onore.

Nel film, come dichiarato da Mel Gibson e dal produttore Bill Mechanic, i fatti sono pressoché adiacenti alla realtà. Ed entrambi, sono partiti da un concetto: Desmond Doss non era affatto l’esempio dei soldati obbedienti che hanno fatto la storia – volenti o nolenti – dell’Esercito USA. Desmond, ragazzo della Virginia, magrolino e timido, era un uomo dalle forti convinzioni pacifiste e, come membro della Chiesta Avventista del Settimo Giorno, aveva il rifiuto di lavorare il sabato e, soprattutto, di toccare un’arma. Per i suoi superiori, Desmond, assegnato alla settantesima divisione di fanteria e impegnato nella decisiva battaglia di Okinawa sul finire della Seconda Guerra Mondiale, era un vero e proprio zimbello, ricevendo un trattamento riprovevole.

Eppure, dopo una legge del 1940, lo US Army non poteva più scartare gli obiettori, permettendo loro di arruolarsi senza combattere. Così, sul fronte impegnato nel Pacifico, Desmod prestò servizio come medico e soccorritore militare proprio ad Okinawa, dopo aver acquisito esperienza a Guam e a Leyte. Come mostrato da Mel Gibson ne La Battaglia di Hacksaw Ridge, Desmond – che ha avuto davvero un infanzia difficile, con un padre veterano del Primo Conflitto violento e alcolizzato – sul campo di battagli riuscì a mettere in salvo tantissimi commilitoni: lui ha sempre sottostimato il numero esatto (disse 50), ma i suoi compagni affermarono che fossero almeno un centinaio.

Come detto, per l’impresa, Desmond fu il primo obiettore a ricevere la prestigiosa Medal of Honor, ricevuta il 12 ottobre del 1945 direttamente dal Presidente Truman. Ma, forse, niente per lui è stato come sua moglie Dorothy (Teresa Palmer nel film), conosciuta in una chiesa di Lynchburg (e non in un ospedale, come girato da Gibson) e convolati a nozze nel 1942, avendo poi avuto un figlio, Desmond Tommy Doss Jr. Infatti, i due, sono stati insieme fino al 1991, quando Dorothy perse la vita in seguito ad un incidente automobilistico. Desmond, invece, è morto a causa di problemi respiratori il 23 marzo del 2006, nella sua casa di Piedmont, in Alabama.
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