in

Julianne Moore all’Opera: un vecchio libro e la musica rivoluzionaria di Bel Canto

L’attrice nel nuovo film di Paul Weitz è una cantante d’opera. Doppiata da Renée Fleming

NEW YORK – Era il lontano 2001 quando la produttrice Caroline Baron, la stessa di Capote e Mozart in the Jungle, dopo aver letto il bestseller di Ann Patchett cercò in tutti i modi di portare sul grande schermo il suo Bel Canto. Una sera finì perfino per andare all’opera per parlare con l’autrice e tentare di convincerla. Alla fine c’è riuscita ed ecco ora arrivare il nuovo film di Paul Weitz che noi di Hot Corn abbiamo visto qui a New York a una proiezione speciale con produttrice e sceneggiatore. La pellicola narra la storia della famosa cantante d’opera Roxanne Cross – interpretata da Julianne Moore – che viene invitata ad una festa di compleanno dell’imprenditore giapponese Hosokawa (un grande Ken Watanabe), suo grande fan. Durante la serata, il canto di Roxanne sarà però interrotto da un gruppo di terroristi che irromperà armato nella villa dell’uomo. 

Julianne Moore in una scena di Bel Canto.

La paura inizialmente creata dall’attacco non rimane costante però e i guerriglieri non riescono a mantenere la loro aggressività per tutto il tempo. Invece, mentre la situazione si trascina per giorni, si assiste ad un’inaspettata esperienza onirica. La differenza tra rapitori e ostaggi – tutti diventati prigionieri – inizia a confondersi. Con l’aiuto del giovane traduttore del signor Hosokawa (Ryo Kase), ognuno inizia a imparare le sette rispettive lingue e le differenze culturali lasciano spazio a curiosità e comprensione. E le ragioni politiche dei guerriglieri diventano così non troppo difficili da capire e appoggiare.

Julianne Moore con Ken Watanabe in un’altra scena di Bel Canto.

La sceneggiatura di Anthony Weintraub – che non a caso ha rivisto il copione con diversi registi per anni – rende convincente l’integrazione e interazione tra i personaggi, e nonostante sia un dramma, lascia spazio anche a attimi comici. L’emergente María Mercedes Coroy, al primo film, è una star anche all’interno di un cast così esperto: la giovane terrorista le cui timide occhiate lanciate al traduttore iniziano a far calare la maschera e mostrare i fattori umani che metteranno a dura prova la capacità del gruppo terroristico di portare a compimento le loro minacce. La consapevolezza di un mondo oltre le mura, di un passato e di un futuro, si perde gradualmente.

La Moore con María Mercedes Coroy.

Julianne Moore, magnifica come sempre – con la voce della straordinaria Renée Fleming, tenore con cui ha studiato per settimane – ritrae così un donna fragile che sembra trovare la pace per la prima volta proprio mentre è costretta a mettere da parte le preoccupazioni mondane, aiutando un giovane del gruppo terroristico che vuole imparare a cantare.  Alla fine ci sarà una canzone per tutte le persone coinvolte in conflitti che non hanno voluto. Lirico, melodico e malinconico, Bel Canto a volte rischia di essere eccessivamente indulgente, ma alla fine diventa opera, dove – come dice Roxanne – «alla fine muoiono sempre tutti». 

Qui il trailer di Bel Canto, ancora senza distributore italiano:

Lascia un Commento

jamie lee curtis

TIFF Social: Jamie Lee Curtis, le Strode women e il ritorno di Halloween

HOT CORN TV: Uno di Famiglia, sul set con Pietro Sermonti, Lucia Ocone e Nino Frassica