MILANO – Il cinema? Sì. La musica? Sicuramente. I libri? Anche di più. Da William Saroyan a Emil Cioran passando per Artaud, sono molte le passioni letterarie di Johnny Depp, da sempre avido mangiatore di pagine che al web preferisce (ancora) la carta. Twitter, IG, TikTok? No, grazie. Meglio i libri. Il divo è famoso per essere un insaziabile lettore, capace di portare avanti anche tre o quattro volumi contemporaneamente. Le sue passioni? Oltre alla Beat Generation e a Hunter S. Thompson ci sono i romanzi di Tom Robbins, J.P. Donleavy, Nick Tosches e l’opera omnia dello scrittore americano di origini armene William Saroyan, uno dei suoi numi tutelari: «Saroyan per me più che uno scrittore è un profeta», ha spiegato in molte interviste Depp. «Considero la sua pièce, I giorni della vita, una sorta di Bibbia da seguire passo dopo passo. Ogni mio personaggio è figlio di quelle parole, è un libro che mi porto sempre dietro».

Nato a Fresno, in California, nel 1908, personaggio geniale quanto inetichettabile, Saroyan è stato probabilmente l’unico scrittore capace di rifiutare un premio Pulitzer, vinto nel 1939 proprio per I giorni della vita da cui Hollywood trasse un film, omonimo, con James Cagney. Altra passione di Depp è quella per l’autore francese Antonin Artaud (1896 – 1948): «La sua vita è incredibile, è sempre rimasto fedele a se stesso, non ha mai tradito i suoi ideali anche dopo il cinquantesimo elettroshock che gli hanno fatto», ha motivato il suo interesse Depp. «Ho scoperto Artaud per caso, leggendo un libro che era appartenuto a Jim Morrison». Altro volume di culto per Depp è La tentazione di esistere (Adelphi) del filosofo e scrittore romeno Emil Cioran (1911 – 1995). «Un altro volume fondamentale, leggendolo ho capito molte cose riguardo Dio e la religione, e come la società usi la paura e la sottomissione».

Ma volete seguire le passioni letterarie di Depp? Tra romanzi e filosofia, poesie e classici, Kerouac e Hemingway, ecco 10 libri da trovare e leggere. Il primo libro da cercare è senza dubbio Feroci invalidi di ritorno dai paesi caldi di Tom Robbins, «libro folle e geniale» secondo l’attore. Pubblicato in Italia da Baldini & Castoldi racconta la storia di Switters, un agente della CIA, mandato a liberare un pappagallo nella foresta amazzonica (!). Subito dopo, ecco un classico come Festa Mobile, di Ernest Hemingway (Mondadori). «Leggere come Hemingway e Fitzgerald hanno vissuto nella Parigi degli anni Venti è semplicemente fantastico». Titolo poco noto invece, Ginger Man di J.P. Donleavy, libro di culto pubblicato nel 1955, racconta le (dis)avventure di un antieroe di nome Sebastian Dangerfield, americano trasferitosi a Dublino. Edito in Italia da Neri Pozza.

Il quarto volume è In bicicletta a Beverly Hills di – ancora lui – Saroyan. Tra romanzo e autobiografia, uno scrittore nella California degli anni Quaranta (Marcos y Marcos). Ecco poi un titolo più celebre: La mano di Dante di Nick Tosches, scomparso nel 2019. «Tosches era uno dei pochi grandi scrittori americani rimasti». Due piani narrativi, tra noir e storia, Dante e boss mafiosi (Mondadori) di cui l’attore ha anche letto un estratto (lo potete ascoltare qui sotto). Di The Carbon Diaries di Saci Llyod, Depp voleva farne un film, ma non ci è riuscito: storia di un’adolescente che racconta in un diario i suoi giorni difficili a Londra. Immancabile Sulla Strada di Jack Kerouac, più che un libro un manuale di vita. Le amate pagine di Shantaram di Gregory David Roberts dovevano diventare una pellicola proprio con lui protagonista, ma poi è diventata una serie Apple con Charlie Hunnam (qui il trailer). Infine, ecco due autori francesi consigliati da Depp: Jean Cocteau con La spaccata (Castelvecchi) e François Villon con Poesie (Feltrinelli). Buona lettura…
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