ROMA – «Quando ha a che fare con un’attrice che sa quello che fa, tutto è più facile. Il personaggio di Zoe è difficilissimo ed è basato tutto sulle emozioni. Per me molte di quelle emozioni diventavano reali per il modo in cui lei le esternava». Hopper Penn racconta così a Hot Corn l’esperienza di recitare al fianco di Zoe Sidal in Signs of Love, debutto al lungometraggio diretto da Clerence Fuller e presentato in Concorso ad Alice nella città, in cui l’attrice interpreta un personaggio sordo. «È stata davvero una sfida imparare la lingua dei segni durante una pandemia», ricorda l’attrice, «L’ho fatto in due settimane senza poter incontrare dal vivo il mio tutor fino a quando non ci siamo ritrovati sul set. Non è come imparare le battute, è quasi una coreografia. Ecco perché ho amato interpretarla: dono una ballerina e per me si è trattato di un linguaggio del corpo del tutto diverso». Nel cast del film, incentrato su un giovane uomo che si sforza per ottenere una vita migliore, anche la vera sorella di Hopper, Dylan Penn.
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La video intervista per Signs of Love è a cura di Manuela Santacatterina:
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