in

Green Wave | Xu Lei, l’iceberg di Ernest Hemingway e quel confronto generazionale

Il Far East Film Festival si apre sulla Cina e sulla storia di un padre e un figlio. Ma com’è il film?

Green Wave
Chaoying Xu e Chuan-jun Wang per le strade di Pechino in Green Wave.

UDINE – Il sipario dell’edizione del Far East Film Festival numero 27 questa volta si apre sulla Cina e sui mutamenti del Paese con una delle sorprese della filmografia cinese dell’anno scorso, visto che il film in questione non solo è stato presentato al Pingyao Film Festival, ma ha anche vinto il premio della Giuria e il premio per il miglior attore (Chaoying Xu). Stiamo parlando di Green Wave di Xu Lei, che è stato definito in oriente la commedia dell’anno e arriva qui a Udine per quella che è anche la sua prima internazionale. Dopo il debutto nel 2019 con Summer Detective, Xu Lei costruisce con Green Wave una comedy davvero atipica dove il tema del conflitto generazionale riesce a contaminare una storia costruita su binari paralleli che finiscono per collidere e generare ilarità, ironia e riflessione.

Green Wave
Due mondi, un padre e un figlio: una scena di Green Wave.

E allora ecco da un lato Wei Fei (interpretato da Chuan-jun Wang), giovane scrittore di fantascienza e sceneggiatore che vive a Pechino dove conduce una vita bohémienne nella speranza di diventare famoso. Dall’altra parte invece suo padre, Lao Wei (Chaoying Xu), rimasto al villaggio natio dove è rispettato da tutta la comunità e che durante la demolizione della sua vecchia casa trova una ciotola di porcellana che potrebbe valere molto. Viene spinto dagli amici a portarla a Pechino per farla valutare e il figlio accoglie il padre per qualche giorno. Green Wave si accende proprio quando due generazioni e due caratteri opposti devono condividere di nuovo gli spazi e il tempo. Gli inciampi del figlio si mescolano ai tentativi del padre di diventare ricco vendendo la porcellana, facendo uscire tutte le fragilità e i problemi di un uomo sempre più perso nelle logiche di un mercato cinematografico a cui non sente di appartenere e di un anziano che, dopo aver perso la moglie, non riesce a trovare un punto di riferimento.

Green Wave
I colori di Pechino dentro la fotografia di Green Wave.

Il titolo originale del film, letteralmente Futuro promettente, è una scritta che Lao Wei trova dipinta su un rotolo di seta in un mercato e decide di appendere nell’appartamento del figlio per incoraggiarlo. Scena dopo scena, Xu Lei riesce così a trasformare il setting narrativo del film da un’idea interessante a una vera e propria commedia funzionale e funzionante: con Green Wave si ride per riflettere, il film gioca costantemente con la teoria dell’iceberg di Ernest Hemingway (citato anche all’interno della storia come scrittore preferito di Wei Fei) dove il trauma della perdita della moglie e madre dei due protagonisti non viene mai scalfito, ma è il peso trainante che guida realmente i due personaggi a muoversi senza più appigli, e questo riesce a far vedere in superficie una commedia divertente che riflette, attraverso i due poli opposti, sul passato e sul futuro.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lascia un Commento

VIDEO | Mauro Corona, una storia unica e il viaggio de La mia vita finché capita

Giovanni Storti

VIDEO | Giovanni Storti, le Alpi Apuane e quel documentario girato in quota