ROMA – «La lungimiranza di Carmine Elia ci ha posto nella condizione di porci le domande giuste, in una condizione in cui lo stare insieme in un luogo come una barca al cospetto del mare e quindi dell’infinito, ci ha portato a porci delle domande del tipo: “Cosa è giusto e cosa è sbagliato? Da che parte starei se mi trovassi in quella situazione? Cosa è disposto a fare un uomo pur di sopravvivere?”. È un po’ una sorta di Macbeth di Shakespeare». Giacomo Giorgio racconta così a Hot Corn l’esperienza sul set di Sopravvissuti, mistery-drama diretto da Carmine Elia e ora in onda su Rai Uno.
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La video intervista a Giacomo Giorgio è a cura di Manuela Santacatterina:
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