ROMA – Visto nella seconda stagione di Volevo fare la rockstar, la serie diretta da Matteo Oleotto nel ruolo di Fabio, un giovane artista energico e talentuoso che si innamora di Eros (Riccardo Maria Manera), Francesco Di Raimondo – visto in altre serie, da Made in Italy a Romanzo Famigliare, al cinema diretto da Guido Chiesa in Belli di papà e Ridley Scott in Tutti i soldi del mondo si è sottoposto al nostro questionario Io & il cinema per raccontarci le sue passioni, dalla saga di Harry Potter a Tutto su mia madre fino a quella scena di Moulin Rouge! che lo continua a commuovere, visione dopo visione…
IL PRIMO FILM CHE TI HA FOLGORATO – «Ladri di biciclette di Vittorio De Sica. Quando l’ho visto ero adolescente e ricordo che, sebbene fossi abituato ad un linguaggio cinematografico diverso da quello a cui ero abituato, fui subito rapito dal film e da quella capacità di raccontare così pienamente la semplice profondità dei personaggi. La scena finale rimane uno dei grandi capolavori del cinema internazionale, nessun dubbio…».
IL FILM CHE NON TI STANCHI MAI DI VEDERE – «Più che “il film” direi “i film” che non mi stanco mai di vedere! Sono gli 8 capitoli della saga di Harry Potter, cui sono particolarmente legato non tanto per una questione artistica quanto per l’infinito amore per tutto ciò che rappresentano per la mia generazione. Sono film che so a memoria, ma ogni volta che li vedo sono rapito come fosse la prima. I libri rimangono però ad un livello superiore rispetto alla trasposizione cinematografica».
LA SCENA CHE TI COMMUOVE TUTTE LE VOLTE – «Devo ammettere che ho la lacrima facile e che non è difficile farmi commuovere. La scena però che mi strazia ogni volta che la vedo è la scena della morte di Satine, interpretata da Nicole Kidman, in Moulin Rouge! di Baz Luhmarnn. Nonostante sappia fin dall’inizio che lei alla fine del film morirà, quella scena mi distrugge tutte le volte che la vedo».
IL REGISTA DI CUI VEDI TUTTI I FILM – «Ferzan Ozpetek. Apprezzo particolarmente il suo modo di raccontare storie; la scelta delle musiche, sempre apprezzatissima; la sua capacità di disegnare sullo schermo la verità dei suoi personaggi. È senza dubbio uno dei registi con cui mi piacerebbe collaborare in futuro».
LA COLONNA SONORA PREFERITA – «Avendo dedicato gran parte della mia vita allo studio della musica (sono diplomato in clarinetto al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma) non riesco a non giudicare un film anche dalla sua colonna sonora. Molti sono i film che funzionano per la scelta delle musiche. Senza dubbio però la mia preferita rimane quella della saga de Il Signore degli anelli. L’orecchiabilità dei temi principali, la capacità di raccontare ogni fotogramma del film dalle più potenti scene di guerra alle più romantiche scene d’amore, rendono l’opera di Howard Shore un capolavoro assoluto, non a caso vincitore di tre Oscar (due volte miglior colonna sonora e un Oscar alla miglior canzone)».
IL FILM CHE CONSIGLI AI LETTORI DI HOT CORN – «Tutto su mia madre di Pedro Almodóvar. Ammetto che quanto lo vidi per la prima volta non conoscevo Almodóvar. Il film mi fu consigliato da mia zia. Rimasi incantato per tutto il film, una delle storie più commoventi e coinvolgenti del cinema».
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