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Le stelle non si spengono a Liverpool | Ovvero l’inedito perduto che dovreste riscoprire

Annette Bening, Jamie Bell ed Elvis Costello per una storia vera mai arrivata nelle nostre sale

MILANO – «Le stelle del cinema non muoiono a Liverpool». Se lo sentì dire Peter Turner dal direttore di scena dello spettacolo in cui recitava all’epoca – era il 1981 – dopo avergli spiegato il motivo del suo ritardo alle prove. Gloria Grahame, attrice della golden age hollywoodiana, era ospite nella sua casa di famiglia, sfiancata da un male terminale. I due si erano conosciuti verso la fine degli Anni Settanta quando Turner, aspirante attore, aveva affittato un appartamento vicino Primrose Hill nello stesso palazzo in cui viveva l’ex stella di Hollywood dopo i fasti e gli scandali del passato. Trent’anni di differenza a separarli e un amore nato nel giro di qualche settimana.

Annette Bening e Jamie Bell in una scena di Le stelle non si spengono a Liverpool.

Una storia raccontata in Film Stars Don’t Die in Liverpool alias Le stelle non si spengono a Liverpool film diretto da Paul McGuigan – ricordate Slevin? Non proprio l’ultimo dei registi – e basato sul libro di memorie dello stesso Turner. Ad interpretare la coppia Annette Bening e Jamie Bell per un film – da tre candidature ai BAFTA – inspiegabilmente mai arrivato nelle nostre sale nemmeno in digitale, finito poi solo su Sky, e poi riscomparso nel nulla. Uno dei tanti inediti che, come Wildlife di Paul Dano, Born to be blue di Robert Budreau o 20th Century Woman di Mike Mills, non ha mai trovato una distribuzione.

Gloria Grahame e Humphrey Bogart

Eppure basterebbe partire dai due interpreti di Le stelle non si spengono a Liverpool per rendersi conto di non trovarsi davanti ad un film qualunque. Annette Bening è magnetica nel suo ritratto luminoso e tragico di Gloria Grahame e Jamie Bell, ammirato come spalla di Taron Egerton in Rocketman, (di)mostra di essere un attore dal talento malleabile. E così, tra la California e Liverpool, eccoli protagonisti di una storia vera che parte da un appartamento al nord di Londra che finisce per mischiare il passato in bianco e nero di lei al fianco di Humphrey Hogart e Fritz Lang, Elia Kazan e Frank Capra, e un presente incerto quanto intenso e inaspettato.

Ad accompagnarli una colonna sonora che unisce Elton John e Lou Reed, gli Small Faces ed Elvis Costello che firma anche un inedito, You Shouldn’t Look at Me That Way, scritto appositamente per il film dopo che Turner, durante un concerto del cantautore, notò una foto della Grahame sul palco. Lui che, poco più che ventenne, neanche sapeva chi fosse quella donna che l’invitò a ballare Saturday Night Fever nel suo appartamento per poi scoprire, qualche anno dopo, l’Oscar vinto dall’attrice per Il bruto e la bella dentro un armadio pieno di ricordi ammassati. «Time among all of your enemies leaves you nothing but bitter memories». E adesso fatecelo vedere.

  • Qui il trailer di Le stelle non si spengono a Liverpool:

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