Hot Corn Staff ROMA – «Davanti alla grandezza di una montagna ti senti piccolo, ti ridimensioni. Anche il fatto che il film fosse subordinato ai suoi umori della montagna… comanda lei. Questo è bello, non puoi farci nulla. È interessante come la prima frase che una delle guide mi ha detto andando in escursione sia stata: “Se vuoi toccare il fondo dell’oceano devi venire qua su in cima”. Perché milioni di anni fa era quello il fondo ed è ancora intatto. Immaginate quanta poesia, per un cuore aperto, può esserci». Filippo Timi racconta così a Hot Corn l’esperienza sul set de Le Otto Montagne, il film scritto e diretto da Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, adattamento del romanzo di Paolo Cognetti. Al suo fianco Elisabetta Mazzullo che ci ha raccontato di come: «Oltre alla poesia ho provato una grandissima spiritualità anche se il film non parla precisamente di questo. Però questa altezza, questa continua sfida, sia come essere umani sia come personaggi, mi ha stimolato anche un pensiero in altezza in quel senso…».
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La video intervista per Le Otto Montagne è a cura di Manuela Santacatterina:
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