MILANO – Cosa vi ricorda il nome Eliza Scanlen? Protagonista assoluta di Babyteeth – Tutti i colori di Milla, ora al cinema (finalmente) e nuovo (e primo) film diretto dalla regista Shannon Murphy, (celebre per aver diretto qualche episodio di Killing Eve), Eliza Scanlen in realtà è un’attrice che noi di Hot Corn seguiamo da vicino da molto tempo. La folgorazione arrivò prima grazie alla serie HBO Sharp Objects, dove teneva testa a Amy Adams, poi per la sua versione di Elisabeth “Beth” March nel recente adattamento di Piccole Donne firmato da Greta Gerwig. E se ora la possiamo vedere in Babyteeth, il 21 luglio sarà anche (insieme alle, fino ad ora, eccellenti Thomasin McKenzie e Vicky Krieps) nel prossimo film di M. Night Shyamalan: Old.

Ma torniamo a Babyteeth, ambientato nella sua Australia: al centro della trama, la Scanlen interpreta Milla Finlay, un’adolescente di Sydney gravemente malata nonostante la giovane età. Si innamora di Moses (Toby Wallace, altra rivelazione) un ragazzo più grande con problemi di droga, incontrato alla stazione. Inizialmente spaventati, i genitori di Milla, Henry (Ben Mendelsohn, sempre gigante) e Anna, accettano Moses arrivando persino ad assecondarne i bisogni, pur di vedere felice loro figlia felice in quelle che potrebbero essere le ultime settimane della sua vita. Arrivato in Italia grazie a Movies Inspired, la pellicola è stata accolta positivamente dalla critica che, agli AACTA Awards 2020 (praticamente gli Oscar australiani), ha assegnato alla Murphy il premio per la regia.

E quindi? Ennesimo colpo centrato da Eliza Scanlen (che avevamo visto anche ne Le strade del male tra Pattinson e Tom Holland) a soli ventidue anni ed ennesima dimostrazione che l’attrice ha tutte le carte in regola per diventare una promessa del cinema di domani nonché la capacità di interpretare personaggi particolari, un po’ sopra le righe e stravaganti, senza mai mancare di profondità, una versione millennial di Juno oppure di Lady Bird, per citare due ruoli diventati iconici. Segnatevi il suo nome perché potrebbe davvero diventare la diva di domani. E non dite che non ve lo avevamo detto.
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