ROMA – «Vengo dalla campagna di Reggio Emilia. Sono cresciuta in un prato immenso, con la vigna, i conigli, le galline… Sofia per me non è stata una scoperta quanto una riscoperta. Durante una scena in cui il mio personaggio doveva sbucare da un angolo dovevo prima nascondermi in mezzo al prato. Quel nascondermi in mezzo a quel prato lì mi ha fatto venire in mente la mia infanzia passata nei campi. Ritengo che quello di Sofia sia un lusso ma anche un sacrificio. La campagna è molto faticosa, c’è molto lavoro da fare e il mio personaggio questo lo fa vedere. Devi sottostare al ritmo della natura». Eleonora Giovanardi riflette così su il tema alla base di Evelyn tra le nuvole, l’ultimo film di Anna Di Francisca in sala dal 30 marzo, in cui interpreta Sofia, abitante di un paesino ai piedi della Pietra di Bismantova in cui gestisce un agriturismo, luogo nella posizione ideale per collocare un ripetitore telefonico che porterà il progresso in tutta la zona… Nel corso della nostra intervista abbiamo parlato anche della rivoluzione apportata da Phoebe Waller-Bridge con il suo Fleabag nella rappresentazione femminile, dell’associazione Amleta di cui è co-fondatrice e de Il Giardino dei Ciliegi di Čechov di cui è protagonista a teatro per la regia di Rosario Lisma.
- Volete scoprire Hot Corn TV? Lo trovate qui
La video intervista a Eleonora Giovanardi è a cura di Manuela Santacatterina:
Lascia un Commento