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Io & il cinema | Riccardo Sinigallia: «Corbucci, Kubrick, Haneke e i film del cuore»

La rubrica di Hot Corn in cui musicisti, scrittori, attori e registi raccontano i loro film preferiti

Riccardo Sinigallia fotografato da Fabio Lovino.

ROMA – Per la nuova puntata di Io & il Cinema, questa volta incontriamo un cantautore e produttore che con il cinema ha sempre flirtato, dalle colonne sonore di film come Paz di Renato De Maria, Non essere cattivo di Claudio Caligari o Lo spietato di Renato De Maria, fino ai video, vedi Ciao Cuore con l’amico Valerio Mastandrea. Ma non solo: Riccardo Sinigallia è da anni uno dei migliori autori italiani, un fuoriclasse assoluto e così lo abbiamo messo alle strette per fargli confessare le sue passioni cinematografiche. Ecco cos’ha detto a Hot Corn.

“I miei film preferiti? Vediamo…”. Riccardo Sinigallia riflette.

IL PRIMO FILM CHE TI HA FOLGORATO «Se parliamo di cinema ricordo che da bambino vidi un western di Sergio Corbucci: Il bianco, il giallo, il nero. Credo di averlo rivisto almeno sei o sette volte, ma ero talmente piccolo che non ricordo nulla. Solo in seguito ho scoperto che nel cast c’era Tomas Milian in una versione un po’ diversa da quella del Monnezza. Ma credo che la prima grande immedesimazione al cinema – sempre da bambino – fu Rocky, con mio padre. Ricordo che fui molto sconsolato per la sconfitta immeritata…».

Stallone e Burgess Meredith in Rocky.

IL FILM CHE RIVEDRESTI ALL’INFINITO «Beh, se dicessi all’infinito sembra quasi una tortura, direi quindi nessuno, però sicuramente rivedrei molti film per molte volte. Non so: potrei dire banalmente 2001: Odissea nello Spazio di Stanley Kubrick oppure Dolls di Takeshi Kitano. Ma vorrei poterci pensare meglio…».

Una scena di Dolls di Takeshi Kitano.

LA COLONNA SONORA FONDAMENTALE «Anche qui metto tre cose differenti tra loro perché continuate a torturarmi e mi voglio difendere in qualche modo. Quindi dico Distretto 13 – Le brigate della Morte di John Carpenter, La Febbre del Sabato Sera con i Bee Gees e per non sembrare un nostalgico, anche un po’ rincoglionito, quella di Drive di Refn firmata da Cliff Martinez».

LA COLONNA SONORA PREFERITA TRA QUELLE CHE HAI SCRITTO «Forse quella di Paz! di Renato De Maria, ma anche la colonna sonora minimalista che ho appena realizzato con Emiliano di Meo per Ride il film di Valerio Mastandrea».

IL FILM CHE AMI E CHE NESSUNO CONOSCE «Tantissimi anche qui. Se devo dire solo un titolo, direi su tutti forse Allucinazione Perversa di Adrian Lyne, con Tim Robbins. Ma voglio metterci – e non per affetto – ma perché merita davvero, il recente e pluripremiato Manuel di Dario Albertini…».

Una scena di Manuel.

IL REGISTA CON CUI VORRESTI COLLABORARE «Potrei davvero dirne tanti, però se proprio devo fare un nome, mi butterei coraggiosamente con Michael Haneke. Ma, chiaro, con uno psicologo da contratto, perché non so come potrei uscirne dall’esperienza…».

  • Qui il trailer di Backliner, il documentario su Riccardo Sinigallia:

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