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Christopher Nolan, il cinema e quella lettera d’amore per iI grande schermo

Al Washington Post il regista ricorda il valore dei film e dell’industria cinematografica

Christopher Nolan
Christopher Nolan

MILANO – I cinema chiudono. I film vengono rimandati a data da destinarsi. Il mondo si ferma a causa del Coronavirus. E dato che quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare: ecco, allora, che scende in campo Christopher Nolan. Il regista ha infatti scritto una lettera aperta, pubblicata sul Washington Post, per ricordare l’importanza dei film e delle sale cinematografiche.

Christopher Nolan
Nolan a supporto dell’industria cinematografica

«Quando le persone pensano ai film, la loro mente va subito alle star, agli Studios, al glamour» riflette il regista di Tenet, che prima dell’emergenza sanitaria era atteso negli States a luglio. «Ma il business del cinema riguarda tutti, le persone che lavorano a concessione, le maestranze, quelli che si occupano delle prenotazioni o vendono i biglietti. Quelli che promuovono i film e quelli che tengono puliti i bagni dei cinema. Persone come tante, molte delle quali pagate a ore invece che con uno stipendio mensile. Persone che si guadagnano da vivere attraverso il luogo di raccoglimento più economico e democratico della nostra comunità».

Christopher Nolan
John David Washington e Robert Pattinson in una scena di Tenet

«In questo momento di sfida e incertezza senza precedenti, è fondamentale riconoscere le decisioni rapide e responsabili prese da tutti i tipi di aziende nel nostro Paese, che hanno chiuso i battenti consapevoli del danno che stanno arrecando alle loro attività» aggiunge Christopher Nolan che considera i cinema come «una parte essenziale della vita sociale» perché garantiscono lavoro per molti e divertimento per tutti. «Come regista, il mio lavoro non può mai essere completo senza quei lavoratori e il pubblico che accolgono».

Christopher Nolan
Nolan con Michael Caine e Christian Bale sul set de Il cavaliere oscuro

Ma nella lettera l’autore di Inception non risparmia una piccola stoccata al mondo dell’informazione: «I giornalisti troppo spesso mettono le forme di intrattenimento l’una contro l’altra, come se fossero in una competizione darwiniana per l’attenzione della gente. Così però si manca il punto. La gente ama sperimentare storie perché, sia che ne fruiscano insieme o da soli, film, televisione, romanzi e giochi coinvolgono le nostre emozioni e ci forniscono una catarsi».

Cinema chiusi a causa del Coronavirus
Cinema chiusi a causa del Coronavirus

L’esperienza cinematografica ha rafforzato per generazioni l’idea che siamo tutti coinvolti quindi, secondo Nolan, non dobbiamo abbandonare la speranza. «I cinema sono chiusi e lo rimarranno così per un po’. Ma i film non cessano di avere valore. Quando questa crisi passerà, la necessità di un impegno umano collettivo, la necessità di vivere, amare, ridere e piangere insieme, sarà più potente che mai. […] Forse, come me, hai pensato di andare al cinema per le bibite, i popcorn o star del cinema. Ma non era così. Eravamo lì l’uno per l’altro».

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