Solo uno come Eli Roth poteva mettere insieme una delle più strane – ma carismatiche – coppie del grande schermo. Già, perché sterzando di netto dal gore di Hostel e The Green Inferno, il regista e amico di Quentin Tarantino vira, questa volta, sull’horror-per-famiglie, con il fantasy Il Mistero della Casa del Tempo, adattamento del romanzo La Pendola Magica scritto da John Bellairs e illustrato da Edward Gorey negli Anni Settanta. E, la coppia di interpreti scelta da Roth è, appunto, ad effetto. Infatti, a badare all’orfano Lewis Barnavelt – con il volto di Owen Vaccaro – ci sono Jack Black e Cate Blanchet. Siamo nel Michigan del 1955 e, il piccolo Lewis, ritrovandosi nella gigantesca e spettrale casa di zio Jack Black alias Jonathan Barnavelt, stregone buono e goffo, nonché buon vicino della strega Cate Blanchet aka Florence Zimmerman, deve vedersela con un misterioso orologio nascosto dai defunti proprietari nel ventre dell’oscura casa che, se attiviato, è in grado di scatenare nientemeno che la fine del mondo. Come quella che la stessa Cate Blanchet, durante l’incontro con Hot Corn, vuole scongiurare il prossimo 6 novembre (si terrano le elezioni di metà mandato negli States) per quella che ha definito: «Una data cruciale e un voto obbligatorio»
LA MAGIA «Il film? Parla essenzialmente della magia che abbiamo attorno. E mi piace questa idea, ossia che il fantastico sia, in qualche modo, reale. Tra l’altro, la magia è un elemento primordiale, da quando gli sciamani trasformavano il piombo in oro. Ecco, magia come evoluzione. E oggi bisogna evolversi. È un messaggio gentile per i ragazzi, bisogna reagire».
LA RESPONSABILITÀ «Ho quattro figli, e a loro non ho mai parlato in veste diversa da quello che sono. Niente sermoni, solo bellezza e sentimenti. Del resto, i ragazzi sono più saggi e conoscitori, è una bella opportunità imparare da loro. Per esempio, quando ho costruito il personaggio ho letto il libro e l’ho riletto ai miei figli, scoprendo con loro le scene che più li emozionavano».
GLI ERRORI «All’età che ho, vincendo anche dei premi, le cose importanti sono altre, quando si pensa al percorso lavorativo. Secondo me, ti rendono indomiti i fallimenti, più che i successi. Bisogna imparare poco dal successo e tanto dagli errori. È un cosa che ti tiene in vita».
ELI ROTH «Il mio genere preferito, quando era ragazza?L’horror! Nel fine settimana ne guardavo anche cinque o sei di seguito. Ecco perché mi sono trovata così bene con Eli Roth. Ed è stato interessante scoprire questo suo connubio con la famiglia. Poi sì, mi piace cogliere dei ruoli che non so come affrontare. E mentre ci penso, vado in bicicletta…»
LA FAMIGLIA «Quando creo un personaggio, non porto nulla di me sullo schermo. Il Mistero della Casa del Tempo nel profondo parla di tre persone orfane che unendosi formano una famiglia. E le famiglie vere sono anche queste, ma troppo spesso non vengono riconosciute».
MID TERM «Il potere che tanto vorrei avere? Che il prossimo 6 novembre, ci sia l’obbligo che tutto il mondo vada a votare per le elezioni di Mid Term. La libertà è responsabilità…».
Qui potete vedere il trailer de Il Mistero della Casa del Tempo:
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