Smartphone in tasca, logout da Netflix effettuato e proiezioni per la stampa posticipate. Thierry Frémaux, Direttore Generale del Festival di Cannes, è pronto ad accogliere così la 71ª edizione del festival cinematografico che ogni primavera invade la Costa Azzurra. Una kermesse quella alle porte – si parte l’8 maggio – che ha già fatto ampiamente parlare di sé per le polemiche scaturite dal divieto di selfie sul red carpet o dall’esclusione dal concorso di quelle pellicole che non sarebbero passate in sala prima di approdare sulle varie piattaforme streaming. Ma, diatribe a parte, Cannes71 può contare su una varietà di generi e cineasti di prim’ordine oltre che su pellicole come l’action horror Mandy con Nicolas Cage e Wildlife, debutto alla regia di Paul Dano, già presentati con successo al Sundance. Noi di Hot Corn abbiamo scandagliato il vasto programma alla ricerca di quei titoli destinati a far parlare di sé.
#1 DOGMAN di Matteo Garrone
Dopo dodici anni di lavoro intermittente sulla sceneggiatura, Matteo Garrone porta in concorso a Cannes l’atteso film ispirato al delitto del Canaro. L’omicidio efferato del criminale e pugile amatoriale Giancarlo Ricci compiuto, nel 1988, nel quartiere romano della Magliana per mano di Pietro De Negri, detto er Canaro per via della sua attività di toilettatore per cani. Un fatto di cronaca nera trasfigurata in un racconto di finzione con protagonista Marcello Fonte nel ruolo di uomo mite che, per riabilitare la propria dignità calpestata quotidianamente da Simoncino, ex pugile violento e prepotente, architetterà una vendetta atroce.
#2 SOLO: A STAR WARS STORY di Ron Howard
Secondo capitolo – dopo Rogue One – della serie Star Wars Anthology, il film diretto da Ron Howard è ambientato undici anni prima degli eventi di Star Wars: Episodio IV e racconta la storia del personaggio di Han Solo (Alden Ehrenreich) seguito dai diciotto anni fino ai ventiquattro. Presentato fuori concorso, il film mostra, inoltre, il primo incontro tra il contrabbandiere e il fidato amico Chewbecca e come sia entrato in possesso del Millennium Falco. Nel cast della pellicola scritta da Jon e Lawrence Kasdan anche Woody Harrelson, Emilia Clarke, Donald Glover, Phoebe Waller-Bridge e Thandie Newton.
#3 THE HOUSE THAT JACK BUILT di Lars von Trier
Il controverso regista danese torna a Cannes – fuori concorso – a sette anni di distanza dalla sua cacciata dal festival francese a seguito di infelici dichiarazioni filonaziste. Lo fa con un horror thriller incentrato su un serial killer, Jack (Matt Dillon), reo di aver commesso svariati omicidi, tra gli anni ’70 e ’80, nello stato di Washington. Inizialmente pensato per essere una serie tv, il film – ispirato alla figura di Jack lo squartatore – copre un’arco temporale di dodici anni nei quali il protagonista, un ingegnere con tendenze ossessivo-compulsive, realizza i suoi omicidi come fossero opere d’arte. Nel cast anche Bruno Ganz e Uma Thurman.
#4 UNDER THE SILVER LAKE di Davi Robert Mitchell
Dopo averci stupito e terrorizzato nel 2014 con l’horror psicologico It Follows, Davi Robert Mitchell cambia completamente genere per catapultarci in una comedy drama dalle sfumature noir. Ambientata a Los Angeles, la pellicola in concorso per la Palma d’oro vede Andrew Garfield nei panni di Sam, giovane svogliato che s’innamora della sua vicina Sarah (Riley Keough). Una ragazza misteriosa che, altrettanto misteriosamente, svanirà nel nulla catapultando il protagonista in una bizzarra indagine per tentare di ritrovarla.
#5 BLACKKLANSMAN di Spike Lee
La pellicola è ispirata alla vera storia di Ron Stallworth, primo detective afroamericano di Colorado Springs, che nel 1978 riuscì a infiltrarsi in un clan locale del Ku Klux Klan. Come? Mandando alle riunioni un suo collega bianco, Flip Zimmerman, contrastandone così dall’interno i piani criminali. Adattamento dell’omonimo libro scritto da Stallworth, il film è prodotto dalla Monkeypaw Productions di Jordan Peele (Get Out) e segna il ritorno sul grande schermo del regista di Atlanta dopo la recente esperienza di She’s Gotta Have It, serie tv basata sul suo omonimo film del 1986. Nel cast del film John David Washington, Adam Driver, Laura Harrier, Topher Grace e Harry Belafonte.
#6 THE MAN WHO KILLED DON QUIXOTE di Terry Gilliam
Liberamente ispirato al Don Chisciotte della Mancia di Cervantes, il film del regista statunitense ha avuto una gestazione travagliata durata quasi vent’anni e con ben otto tentativi di realizzazione puntualmente disattesi. Il primo? Quello del 1998 con protagonisti Jean Rochefort e Johnny Deep e il cui girato fu poi usato per la realizzazione del documentario Lost in La Mancha del 2002. Presentato fuori concorso, The Man who killed Don Quixote si attesta così come una delle pellicole più attese di Cannes71. Ambientato nel 21°secolo, il film racconta la storia del cavaliere errante attraverso lo sguardo di Toby (Adam Driver), un regista pubblicitario.
#7 LAZZARO FELICE di Alice Rohrwacher
Dopo il Grand Prix Speciale della Giuria per Le Meraviglie, Alice Rohrwacher torna in concorso a Cannes con il racconto di un’amicizia. Quella tra Lazzaro (Adriano Tardiolo), un giovane contadino non ancora ventenne e puro d’animo, e Tancredi (Luca Chikovani/Tommaso Ragno), altrettanto giovane ma dallo sguardo sognatore. Filmato la scorsa estate nella Valle dei Calanchi, Lazzaro felice è il terzo lungometraggio della regista toscana che ha richiamato sul set la sorella Alba affiancandola a Nicoletta Braschi, Sergi Lopez e Natalino Balasso.
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