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Blitz | Saoirse Ronan, Elliott Heffernan e la rinascita artistica di Steve McQueen

Il viaggio di un ragazzo. L’amore di una madre. E Paul Weller! Dal 22 novembre su Apple TV+

Un estratto dalla locandina ufficiale di Blitz di Steve McQueen: Dal 22 novembre su Apple TV+
Un estratto dalla locandina ufficiale di Blitz di Steve McQueen: Dal 22 novembre su Apple TV+

ROMA – Blitzkrieg, altrimenti detta guerra-lampo. Qui nasce Blitz, il sesto lungometraggio da regista del britannico e discontinuo Steve McQueen. Autore di titoli memorabili e dolorosi come Hunger e Shame e così di altrettanti progetti decisamente meno fortunati, almeno a livello critico e creativo. Per ricordarne uno, 12 anni schiavo, che sfrutta abilmente, ed è il caso di dirlo, perfino prevedibilmente, una fase decisiva della Hollywood risalente ormai ad una decina d’anni fa, o poco più, facendo incetta di premi, senza tuttavia riuscire a convincere il suo pubblico. In quel frangente, McQueen è sulla bocca di tutti, eppure per qualche ragione non lo si vede tornare sui grandi schermi per un po’. Fino al 2018, quando nelle sale cinematografiche internazionali, viene distribuito Widows – Eredità criminale, scritto a quattro mani dallo stesso McQueen in compagnia della nota scrittrice Gillian Flynn, cui dobbiamo recenti successi come L’amore bugiardo – Gone Girl e Sharp Objects.

Saoirse Ronan ed Elliott Heffernan in un momento di Blitz
Saoirse Ronan ed Elliott Heffernan in un momento di Blitz

Perché questo preambolo sulla cinematografia precedente di Steve McQueen? È semplice. Perché molto difficilmente ci saremmo potuti aspettare e immaginare, un cambio di rotta così radicale rispetto a quanto fatto in precedenza. Infatti, per quanto l’indagine sul dolore, propria di alcuni dei titoli citati, non sia effettivamente svanita, è il dramma adulto e tensivo ad essersi perduto lungo il cammino. Spazio alla realtà dell’infanzia, che contrapposta alla distruzione fisica ed emotiva della Seconda Guerra Mondiale, ci permette di conoscere un McQueen inedito, magico e curiosamente alla ricerca di un racconto ormai fuori dal tempo, che molto deve al Neorealismo italiano, senza tuttavia calarsi in esso. Almeno, non fino in fondo. Appena fuori Londra – in seguito luogo primario e protagonista di fughe rocambolesche, lacrime e ancora una volta magia -, Rita (Saoirse Ronan, che nei panni della giovane madre addolorata, non convince mai realmente) non può più permettersi di tenere in casa il piccolo George (Elliott Heffernan è straordinariamente bravo).

Blitz, il nuovo film di Steve McQueen, dal 22 novembre su Apple TV+
Blitz, il nuovo film di Steve McQueen, dal 22 novembre su Apple TV+

Quell’unico figlio, che frutto di un matrimonio breve e di un dolore immenso, raramente ripercorso da McQueen, si ritroverà a dover sopravvivere in un mondo ormai alla fine, popolato da anime buone – poche – e da individui invece inaspettatamente crudeli e spaventosi. La vita però, così come la famiglia è qualcosa per cui vale davvero la pena di lottare e George lo sa molto bene, ecco perché corre, salta e nuota tra i detriti, le macerie, i treni in corsa e le esplosioni, incessantemente causate dai bombardamenti sulle città, che sembrano arrestare tutto e tutti, meno che George. McQueen rilegge Il pianista di Roman Polański in chiave Dickensiana, permettendo un’osservazione altra, innocente, ingenua e sospesa, su ciò che il secondo conflitto mondiale, ha significato realmente per moltissime famiglie e bambini.

Saoirse Ronan ed Elliott Heffernan in una scena del film
Saoirse Ronan ed Elliott Heffernan in una scena del film

L’allontanamento forzato, la necessità di raggiungere altri paesi e famiglie, dimenticando il passato e il volto di tutte quelle madri e tutti quei padri, rimasti a pregare sotto le bombe, in nome di Dio, della pace e dell’amore. George però non intende dimenticare e vestendo i panni altrettanto logori di un Oliver Twist dei tempi moderni, George fiuta il pericolo, talvolta evitandolo, altrimenti scegliendolo – curioso il segmento macabro coi profanatori di cadaveri di Landisiana memoria -, per poi sfuggirli, dormendo dove capita, che sia tra i topi, oppure nel bel mezzo di un bombardamento, riuscendo sempre a mettersi in salvo. Lo sguardo di McQueen, che dirige e scrive Blitz in completa autonomia, senza co-autori o romanzi da adattare, si fa inaspettatamente dolce, fanciullesco e magico. Il punto infatti non è l’impeccabile ricostruzione storica – seppur pregevole -, né tantomeno l’impianto visivo – impeccabile e spettacolare -, piuttosto la capacità di tornare bambini, godendosi un’imponente e maestosa avventura cinematografica, che è animata dal dolore, ma ancor più speranza e dall’amore.

Saoirse Ronan, Paul Weller ed Elliott Heffernan in una scena di Blitz
Saoirse Ronan, Paul Weller ed Elliott Heffernan in una scena di Blitz

Blitz a più riprese, e così anche il suo adorabile protagonista George, ci suggerisce di farlo e se la concessione non tarda ad arrivare, perfino questo McQueen non più adulto e Disneyano – il film è però prodotto e distribuito internazionalmente da Apple Tv+ che lo rilascerà su piattaforma dal 22 novembre – convince e conquista. Un feel good movie adatto ad un pubblico largo e generalista, scevro di paletti tematici eccessivamente tensivi e moralmente ambigui. Un film che è di fatto un grande abbraccio, poiché l’amore sopravvive a tutto, anche alle bombe, anche alla guerra.

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