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Bellaria Film Festival | Da Hot Milk a Luca Marinelli, tra passato, presente e futuro

Cinema indipendente, incontri, film e retrospettive: ecco cosa c’è da vedere al festival

Hot Milk
Vicky Krieps e Emma Mackey in una scena di Hot Milk
Freshly Popped

BELLARIA – E rieccoci qui: fino all’11 maggio ritorna il Bellaria Film Festival con la 43ª edizione, diretta da Daniela Persico. Cinque giorni, 58 film, 38 anteprime e un focus sul cinema indipendente e sullo sguardo femminile, filo conduttore dell’edizione, intitolata Una marea risale gentile. Tra gli ospiti: Luca Marinelli, Alissa Jung, Lunetta Savino, Isabella Ragonese, Maura Delpero, Carlotta Gamba, Roberta Torre. Anche quest’anno Hot Corn torna per raccontarvi tutto, dalle anteprime ai concorsi, passando per retrospettive, mostre e masterclass. Lo scorso anno vi avevamo segnalato L’impero di Bruno Dumont, premiato con l’Orso d’Argento alla Berlinale e ora su MUBI. E quest’anno? Scopriamo insieme alcuni dei titoli in programma.

Tutto pronto: il Bellaria Film Festival.
Tutto pronto: il Bellaria Film Festival.

ARI di Léonor Serraille – Ad aprire il festival alla presenza della regista Serraille e dell’attore Andranic Manet, la storia di Ari, che durante il suo tirocinio come insegnante sviene davanti ai bambini di una scuola elementare. Un evento che lo costringe a fermarsi e ad affrontare un passato mai risolto: il legame con il padre, il ricordo della madre e le amicizie d’infanzia, ora disperse tra conformismo e marginalità. Mentre riemergono domande profonde sull’identità e sul futuro, un segreto affiora lentamente, segnando l’inizio di un cambiamento. Ari è un ritratto intimo e delicato di una generazione in bilico tra crisi economica, trasformazioni sociali e ridefinizione del maschile.

ARI
Una scena di Ari di Léonor Serraille, un ritratto intimo e delicato di una generazione in bilico

PATERNAL LEAVE di Alissa Jung – La sezione Casa Rossa presenta in anteprima Paternal Leave, alla presenza della regista, di Luca Marinelli e di Juli Grabenhenrich. Leo, adolescente in fuga dalla Germania, parte alla ricerca del padre mai conosciuto, un ex surfista che gestisce un bar sulla riviera romagnola. Ma quando lo trova, è inverno: il mare è grigio, il padre distante. Tra incomprensioni e ferite riaperte, entrambi dovranno confrontarsi con ciò che significa essere genitori e figli. Con Marinelli e la giovane Juli Grabenhenrich, un coming of age delicato e intenso, che racconta il bisogno di appartenenza e la forza di chi, pur senza mappe, trova la propria strada.

Paternal Leave
Luca Marinelli e Juli Grabenhenrich in una scena di Paternal Leave

HOT MILK di Rebecca Lenkiewicz – In chiusura, l’anteprima di Hot Milk: in una Spagna assolata e immobile, una donna accudisce la madre malata, tra silenzi e gesti quotidiani che diventano interrogativi sull’amore, la cura e il sacrificio. Ma cosa resta di sé quando si vive solo per l’altro? Hot Milk, tratto dal romanzo di Deborah Levy e diretto da Rebecca Lenkiewicz, esplora il legame madre-figlia, tra dipendenza e desiderio di fuga. Emma Mackey, Vicky Krieps e Fiona Shaw danno voce a un dramma emotivo fatto di sguardi, fratture e verità taciute.

Hot Milk
Una scena di Hot Milk, un dramma emotivo fatto di sguardi, fratture e verità taciute

Oltre ai film, il festival propone anche la retrospettiva Le avventurose su registe pionieristiche del cinema italiano; Primi passi, dedicata alle scuole di cinema; il concorso Gabbiano per opere in anteprima assoluta e 3 minuti tema fisso sui cortissimi. Tra gli eventi speciali: la mostra di Martina Sarritzu, concerti serali e l’incontro con la comunità circense per il film Chapiteau di Alessandro Sforzi. Torna anche BFF Industry, spazio dedicato ai giovani professionisti del cinema, con laboratori e percorsi di sviluppo come (IN)EMERGENZA e Itineranze DOC.

  • VIDEO | Qui una clip in anteprima di Hot Milk:

 

 

 

 

 

 

 

 

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