MILANO – Un atto di coraggio. Un uomo sceglie di essere artefice del suo destino e cambia la Storia per molte generazioni che verranno. Potremmo riassumere così lo straordinario gesto di Joseph Cinque: lo schiavo che si ribellò contro i suoi carcerieri, scatendo l’ammutinamento sulla goletta spagnola Amistad e, di fatto, dando il via a quel lungo percorso che poi avrebbe portato all’abolizione della schiavitù. La sua storia è stata raccontata in decine di libri ed è stata resa immortale al cinema da Steven Spielbger che diresse il film, Amistad appunto, nel 1997.
In scena Djimon Hounsou presta il volto a Joseph Cinque. Nacque Sengbe Pieh e fu un uomo libero fino all’età di 25 anni, quando i mercanti di schiavi lo catturarono. Dopo essere passato sotto il controllo di più padroni, si ritrovò a bordo della goletta Amistad. Deciso a riconquistare la libertà perduta, Joseph e le altre vittime della tratta si liberarono delle catene per dare il via ad un ammutinamento nella notte tra il 30 giugno e il 1º luglio 1839. Ottenuto il controllo dell’imbarcazione, Joseph e gli altri si diressero verso l’Africa, fino a quando l’Amistad non fu abbodata dalla guardacoste USRC Washington.
A quel punto si aprì un lungo contenzioso giudiziario che arrivò a coinvolgere anche il Presidente degli Stati Uniti dell’epoca, ovvero John Quincy Adams, che nel film ha il volto di Anthony Hopkins. Cinque e i suoi compagni furono processati per ammutinamento nel Connecticut, lì dove la schiavitù era ancora legale. La Spagna infatti rivendicava la restituzione degli schiavi, considerati come merce. Negli States invece il dibattito politico si accese e arrivò a dividere l’opinione pubblica.
Cinque era una merce, uno schiavo colpevole di ammutinamento o un uomo libero che stava solo cercando di salvare la propria vita? La sentenza definitiva arrivò il 9 marzo 1841. Joseph fu dichiarato un uomo libero ed ottenne la possibilità di ritornare a casa. La nave Gentleman lo riportò in Sierra Leone, ma fu allora che Joseph scoprì di aver perso per sempre la sua famiglia e la sua casa. Morì nel 1879. Barbara Chase-Riboud ha raccontato la sua storia nel romanzo La rivolta della Amistad del 1989. Oggi Joseph Cinque è celebrato come un eroe in Sierra Leone.
Lascia un Commento