Hot Corn Staff ROMA – «Leggendo la sceneggiatura mi si è spalancato un mondo. Mi sono detto: “Ma davvero esiste un universo così?”. Michele Vannucci è stato bravissimo nell’andare a cercare qualcosa che nessuno aveva avuto voglia di mettere a fuoco. In questo caso, addirittura, di trascinare il nostro campo visivo. Rispetto al film io non sapevo che ci fosse un mondo intorno, anche economico e commerciale. E soprattutto di grande amore, di grande rispetto per la natura e di considerazione del fiume come se fosse una persona realmente viva». Luigi Lo Cascio racconta a Hot Corn l’impatto con la realtà raccontata in Delta, il film diretto da Michele Vannucci racconta in sala dal 23 marzo in cui condivide lo schermo con Alessandro Borghi. «Noi raccontiamo un realtà in un contesto che è sul Delta del Po, ma basta andare in borgata a Roma e spostarsi di pochi chilometri per venire a conoscenza di alcune realtà e dinamiche delle quali nessuno di noi ha assolutamente idea», sottolinea Borghi, «Però c’è una cosa che ha a che fare con il racconto per quanto mi riguarda. Sono estremamente attratto dalle storie nelle quali i personaggi sono costretti a toccare il fondo. E di solito succede perché si racconta un contesto estremamente complicato».
La video intervista per Delta è di Manuela Santacatterina:
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