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Ale & Franz: «Corso Sempione 27 e la grande modernità dei miti del passato…»

Una serata evento il 26 maggio su Rai2 per raccontare la comicità del passato. Ma non solo…

Ale & Franz a riposo prima di Corso Sempione 27.

MILANO – Paolo Rossi e i Gatti di vicolo Miracoli, Massimo Boldi e le risate di ieri, la Milano sparita e le risate mai dimenticate: con Corso Sempione 27, serata evento in onda il 26 maggio su Rai2, Ale & Franz rendono omaggio ai maestri della comicità milanese e italiana, dagli anni Settanta in poi, tra filmati delle Teche Rai, sketch insieme ai protagonisti degli anni d’oro del cabaret e canzoni eseguite insieme alla band del programma. Attenzione però a definirlo banalmente un semplice programma nostalgico perché – come ci spiegano loro in quest’intervista – la modernità di quel tipo di comicità è ancora incredibile…

Ale e Franz in posa davanti al logo di Corso Sempione 27.

IL FORMAT – «Da dove nasce Corso Sempione 27? Da un’idea di Fabio Di Iorio, vice direttore di Rai2, che noi abbiamo sposato immediatamente, anche perché da tempo avevamo in testa di raccontare le nostre ispirazioni, i nostri maestri. Quindi abbiamo deciso di costruire un programma in cui si racconta non solo il passato, ma anche il presente e il futuro, attraverso le teche dell’archivio RAI, ma anche dal vivo Massimo Boldi, i Gatti di Vicolo Miracoli, Paolo Rossi e una band dal vivo. In più, avremo dei ragazzi in studio con cui ci confronteremo sul concetto di comicità. Crediamo sia anche un modo per far conoscere loro nomi che hanno sentito solo marginalmente…».

LE SCOPERTE – «Cos’abbiamo scoperto? Beh, scavando nell’archivio tante cose che ovviamente non ricordavamo, mentre altre le avevamo viste solo da bambini e mai più riviste. Quindi sì, è stato emozionante ritrovare immagini in bianco e nero di Cochi e Renato, di Boldi, di Teo. La cosa bella è che alcune gag non se le ricordavano nemmeno loro! Ed è stato anche bello vedere lo stupore dei ragazzi davanti a un umorismo lontano, ma attuale più che mai. Con Paolo Rossi, poi, abbiamo parlato di stand up comedy e di quanto era difficile salire sul palco del Derby davanti ad un pubblico che non faceva sconti…».

Ancora Ale e Franz in studio con Massimo Boldi.

I RIFERIMENTI – «I nostri riferimenti? Facciamo questo lavoro proprio perché rimanemmo folgorati dalle capacità e dal talento di tanti artisti che raccontiamo ora, quindi eccoci bambini davanti alla TV a sognare con le le gag di Cochi e Renato, poi da ragazzi con Teo Teocoli, e da adulti con Paolo Rossi. Una scala dei sogni, se vogliamo definirla così. Il più vicino a noi? Senza dubbio Paolo Rossi, più vicino alla nostra generazione e a quello che abbiamo fatto poi…».

LA NOSTALGIA – «Ieri mentre tornavamo in macchina abbiamo avuto una visione: rivedendo Massimo, Teo, Paolo, ma anche Enzo Jannacci, è come se avessimo trovato una scatola del 1950 con 50 euro nascosti dentro. Perché? Perché erano molto avanti, altro che nostalgia. C’era una scuola comica molto fisica, avanguardista e davvero quei comici avevano una modernità incredibile. Quindi diciamo che questa no, per noi non è nostalgia, è avanguardia. Corso Sempione 27 è una trasmissione che non lascia nostalgia o rimpianti, ma farà ancora ridere molto».

«Walter Valdi, assolutamente da riscoprire…». Ale e Franz.

GLI ALTRI – «Noi abbiamo scelto di celebrare questi nomi, ma ce ne sarebbero molti da riscoprire. Pensiamo a Felice Andreasi, Lino Toffolo, Bruno Lauzi – tra cantautorato e comicità – oppure a Walter Valdi, altro grandissimo e poco citato. Sono stati dimenticati? Forse, ma il problema è che era così alto il livello che era complicato. Diciamo che è come parlare della musica anni Settanta: ci sono gruppi misconosciuti che farebbero epoca ancora oggi, ma allora c’erano band di tale livello che era difficile non esserne oscurati. Comunque anche a noi piacerebbe fare altre puntate, magari monotematiche. Anche se solo per Cochi e Renato servirebbero cinque puntate…».

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è un contenitore in cui sul filo conduttore del divertimento, si racconta al pubblico in studio, composto da ragazze e ragazzi provenienti da alcune scuole di teatro, l’arte, il costume e la vita a Milano di artisti memorabili, da Cochi e Renato a Jannacci, a Gaber, che hanno fatto la storia della risata e dello show con uno stile ancora oggi modernissimo e inarrivabile.

Gli esordi delle star, la gavetta, i modelli a cui si sono ispirati (come poi loro sono stati il modello per i comici futuri), il fermento culturale, la differenza nella comunicazione che pure se distante solo pochi decenni, pare mutata di anni luce. Tutto questo ed altro ancora sono gli elementi sui cui Ale & Franz si baseranno per intervistare e rendere omaggio a quelli che una volta per loro erano “soltanto” i mostri sacri e che oggi sono diventati amici.

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