ROMA – «Ailo? Ho visto le immagini prima che decidessi poi di prestare la mia voce. Oggi, con due figli piccoli, sono più condizionato nell’aderire a progetti belli. E questo è un film perfetto per i bambini. Sicuramente andrò a rivederlo con loro…», Fabio Volo racconta così, ad Hot Corn, la sua esperienza come narratore del bel Ailo – Un’Avventura tra i Ghiacci, diretto dal documentarista Guillaume Maidatchevsky.

Il film, in un’ora e mezza, ci porta tra i ghiacci e le nevi della Lapponia, inseguendo la storia fantastica e commovente di una piccola, grande renna. Girato dal regista e biologo in sedici mesi, passando per quattro stagioni, il film – un po’ documentario, un po’ fiction – percorre appunto le avventure del suo protagonista, Ailo, alle prese con una natura stupefacente e delicata, ma anche aggressiva e pericolosa.

Infatti, dal parto (una delle sequenze che più colpiscono) alla sua “adolescenza”, le scene di Maidatchevsky accompagnano il viaggio di Ailo attraverso la scoperta della vita, tra paesaggi mozzafiato, squarci di bellezza incantata e numerose co-partecipazioni: la volpe artica, l’ermellino, il ghiottone. Tutto, come detto, raccontato dalla voce di Fabio Volo. Il risultato? Un viaggio bellissimo. Da cui si ritorna, forse, ancora più consapevoli di quanto la natura siano il bene più prezioso che abbiamo.
Qui la nostra video intervista a Fabio Volo:
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