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Tra Napoli, Johnnie To e Toni Servillo | Igort racconta 5 è il numero perfetto

Una sfida, un debutto, quel fumetto e una sorpresa: l’autore racconta il film

Toni Servillo in una scena di 5 è il numero perfetto, in sala dal 29 agosto.

ROMA – Un viaggio, un sogno, un ricordo: Igor Tuveri in arte Igort racconta la sua impresa: mettere in immagini il suo capolavoro del 2002, 5 è il numero perfetto, mutando le tavole in scene e cucendo addosso il guappo in pensione Peppino Lo Cicero a un fuoriclasse come Toni Servillo. Come ha fatto? Ecco il viaggio nelle sue parole.

Dal fumetto al cinema: un dettaglio di 5 è il numero perfetto.

IL FILM – «Si è cercato di fare un film da questo mio libro sin dal lontano 2004. Nel frattempo diversi registi si sono cimentati con l’idea di una trasposizione e io, che amo il cinema, ho cambiato con gli anni la mia posizione. In principio infatti non volevo assolutamente occuparmi della regia, ma della sola scrittura. Poi con gli anni, l’idea di dirigerlo, suggeritami, dopo il nostro primo incontro, da Toni Servillo, è diventata un’ipotesi praticabile.

Un dettaglio del fumetto originale pubblicato da Igort nel 2002.

LA NUOVA FRONTIERA – «Non avevo mai diretto un film, ma la mia esperienza di autore di fumetti in questi anni ha forse affinato uno sguardo preciso. Il cinema è una nuova frontiera per me, una sfida che completa le mie altre attività di narratore e musicista, che unisce nella visione l’ipotesi di una drammaturgia di attori, di movimenti, di luci e di suoni».

Igort in azione sul set del film.

NAPOLI VISIONARIA – «Sono arrivate suggestioni e atmosfere, arricchite da uno scambio proficuo con Toni Servillo che ha amato la sceneggiatura. In particolare questo sodalizio artistico e amicale è cresciuto attraverso una comune visione non naturalistica, ma lievemente visionaria di Napoli, distante dalla Napoli oleografica e codificata. Cercavo una Napoli diversa dall’immagine classica, volevo una città notturna, piovosa, metafisica. Deserta. Idee e visioni condivise poi con il grande direttore della fotografia Nicolaj Brüel».

Toni Servillo in un’altra scena del film.

LA RINASCITA – «Per me 5 è il numero perfetto non è solo una storia noir. È la storia di amicizia, vendetta e tradimento, di una sete di potere che porta a calpestare sentimenti antichi, ma è anche la storia di un’attesa, quella di Rita, e di una caparbia visione del mondo. 5 è il numero perfetto è la storia di una rinascita al di fuori di quella città magica e brutale, poetica e violenta, nella quale genio e miseria convivono in quell’equilibrio così ben evocato dai più grandi narratori partenopei».

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