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The Gilded Age | Il ritorno di Julian Fellowes in una serie ad alta qualità

Christine Baranski e Cynthia Nixon sono le protagoniste di un ottimo period drama. Su Sky e NOW

The Gilded Age, il nuovo period drama firmato Julian Fellowes
The Gilded Age, il nuovo period drama firmato Julian Fellowes

MILANO – Che la serialità televisiva stia da tempo attraversando l’epoca d’oro dei cosiddetti “period drama” è ormai sotto gli occhi di tutti. Ma se c’è un nome che, più di ogni altro, riesce a catalizzare l’attenzione degli appassionati del genere da diverso tempo è quello di Julian Fellowes, l’uomo dietro al grande successo di Downtown Abbey. Torna alla ribalta con The Gilded Age, serie targata HBO e disponibile su Sky Serie, on demand su Sky e in streaming su NOW. In questa nuova epopea in costume, Fellowes ci riporta stavolta nella New York del 1882: l’America ha ormai lasciato la guerra civile alle sue spalle e attraversa un momento particolarmente florido dal punto di vista economico con le ferrovie a trainare il progresso. Ed è proprio con l’espressione The Gilded Age, coniata in origine da Mark Twain, che gli storici sono soliti riferirsi all’ultimo trentennio del diciannovesimo secolo, così decisivo nell’ascesa e affermazione del capitalismo moderno.

Christine Baranski e Cynthia Nixon in The Gilded Age
Christine Baranski e Cynthia Nixon in The Gilded Age

Marian Brook, un’eroina moderna alla ricerca di libertà ed emancipazione, è da poco rimasta orfana, così lascia la Pennsylvania per raggiungere New York dove la attendono le sorelle del padre: la rigida zia Agnes, esponente degli antichi valori aristocratici e la più moderata zia Ada. Proprio di fronte alla loro abitazione, in un nuovo e sfarzoso palazzo dal gusto discutibile, si è appena trasferita la famiglia Russell: i nuovi vicini sono di ben più modeste origini ma, attraverso la loro ricchezza, rappresentano i nuovi valori di una società in evoluzione. L’ambizione dei coniugi George e Bertha Russell fa da contraltare alle norme sociali inamovibili delle zie e di tutta la loro casta: Marian dovrà dunque decidere se sottostare a una tradizione che le sta stretta o abbracciare il nuovo che incombe. In questo viaggio sarà accompagnata da Peggy Scott, un’aspirante scrittrice di colore, perfetta incarnazione del sogno americano: dopotutto, perlomeno all’apparenza, “per una newyorkese tutto è possibile”.

The Gilded Age e un'ottima messa in scena
The Gilded Age e un’ottima messa in scena

Coprodotta da HBO e Universal Television, The Gilded Age è soltanto il più recente frammento di un discorso su modernità e tradizione, iniziato da Fellows già nei primi anni 2000 con la sceneggiatura di Gosford Park di Robert Altman. A quel promettente esordio, già premiato con l’Oscar, hanno poi fatto seguito le celebri serie Downtown Abbey e Belgravia. Ancora una volta sbirciamo dal buco della serratura per osservare cosa accada ai piani alti e ai piani bassi di due palazzi emblematici di due mentalità agli antipodi, ma in procinto di indagarsi e scontrarsi tête-à-tête. Senza voler scomodare le altezze de Il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa e di Luchino Visconti, il riferimento letterario e cinematografico più evidente sembra essere L’età dell’innocenza di Edith Wharton prima e Martin Scorsese poi. Dalle premesse del primo episodio (sono otto in totale) The Gilded Age risulta dunque un prodotto di evidente buona fattura con l’impressione generale di un enorme déjà vu.

Louisa Jacobson nella serie
Louisa Jacobson nella serie

Questo rappresenta necessariamente un male? Probabilmente no, data l’innegabile qualità del lavoro finora svolto da Fellowes con riferimento specialmente alla Gran Bretagna. È anzi forse una vera opportunità quella di osservare cosa abbia da dire uno sguardo tanto lucido e mai banale sull’altrettanto (se non più) complessa America. Gli appassionati delle pungenti espressioni di Maggie Smith in Downtown Abbey ritroveranno parte di quell’arguzia nelle parole della zia Agnes, affidata alle cure di Christine Baranski, già in The Good Wife. Alla sorella Ada presta invece il volto Cynthia Nixon, in tutt’altre vesti rispetto a quelle di Sex and the City, alle quali deve principalmente la sua notorietà. Meno noti i volti degli altri personaggi, ma attenzione alla giovane Marian di Louisa Jacobson nelle cui vene scorre il sangue di un’autentica fuoriclasse: sua madre è infatti la nostra amata Meryl Streep.

 

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Qui il trailer di The Gilded Age:

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