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HOT CORN Radio | Kendrick Lamar, 2Pac e il suono arrabbiato de Il coraggio della verità

Le parole di Lamar, il beat della rabbia: l’hip hop e il rap la fanno da protagonisti. E non è un caso…

«I got power, poison, pain and joy inside my DNA». Come canta Kendrick Lamar in DNA, che fa parte della colonna sonora, anche Il coraggio della verità (The Hate U Give, in originale, come il titolo di una canzone, non a caso) va diritto al punto. Perché? Perché far valere la giustizia, la ragione e l’uguaglianza, è necessario tirar fuori la potenza della propria voce. Perché, per Starr Carter (Amandla Stenberg, tanto giovane, tanto brava), la protagonista del film diretto da George Tillman Jr., la storia è una questione di DNA. Vive in un quartiere duro, dove a comandare sono le gang di afroamericani – di cui suo padre un tempo faceva parte – mentre frequenta una scuola prestigiosa, dove i bianchi sono troppo ricchi, superficiali e ipocriti.

L’equilibrio, per lei, con le Air Jordan ai piedi, il cappuccio in testa e le cuffie enormi sulle orecchie, va in frantumi quando, durante un posto di blocco, un poliziotto uccide sotto i suoi occhi l’amico Khalil, armato solo di una spazzola. E adesso? Fare la cosa giusta e dire la verità, oppure affrontare l’universo e sfidare le regole del suo quartiere? «I’m on my way – (I’m the one that’s gon’ hold you down) – (I’m the one gon’ hold you down) – I had some problems back home – (so I heated up) – I ain’t with that bullshit at all – (then I laid it down)»: rap e cinema, così continua a raccontare Jadakiss con Emanny in Hold You Down nella colonna sonora che alterna brani hip hop e rap alle musiche originali composte da un pianista come Dustin O’Halloran.

Perché, poi, tutto è una questione di strada, di street culture. Del #BlackLivesMatter di cui il film si fa manifesto, per tornare a parlare di violenza e di ingiustizie. Con una vita vissuta al limite, tramandata da quei genitori che, come possono, cercano di salvare i propri figli da un destino segnato. Ma, Starr, come una stella in caduta libera, non ci sta, non può scendere a patti. Tormentata dalla rabbia e dal disgusto, con in testa l’ultimo sorriso di quell’amico morto ammazzato, come una rima di 2Pac – che sentiamo in due tracce, All Eyez on Me e Only God Can Judge Me –, inizia la sua personale guerra al mondo, trascinando l’ideale di giustizia nel bel mezzo dell’odio.

Così, George Tillman Jr., mentre era a lavoro sul set di Luke Cage, leggendo il bestseller scritto da Angie Thomas, ha preso per mano la vicenda di Starr, mantenendo sullo schermo i toni da opera young adult, per arrivare dritto agli occhi e al cuore degli adolescenti. Ed ecco che la musica ci fa tornare nel ghetto di Garden Heights di una qualunque città d’America, mentre parte la preghiera di Pusha T con Hold On o la colorata Kill Moe di Beau Young Prince.

E, in mezzo a tante sonorità hip hop, ecco spuntare anche il gospel di More Thain I Can Bear di Kirk Franklin, fino alla trap di Travis Scott e la sua goosebumps, cantata ancora insieme a Kendrick Lamar. Tutto, dalla vicenda a Starr, fino alle tracce della OST, è sul volume più alto possibile, con le poesie sporche e costipate della colonna sonora, ad amplificare il tema del film, con ancora due tracce, le più emozionanti, mandate in play nel momento più giusto.

C’è l’armonia elegante di Arlissa e We Won’t Move«We won’t let the silence drown us out – They’ll say a moment’s not about – But we won’t back out – Hands up, we’re ‘bout to take this down – It’s gonna change, oh yeah – With love and humanity»e poi il pugno allo stomaco, sferzato dalla title track, ovvero The Hate U Give di Bobby Sessions, scritta per il cugino, ucciso da un ufficiale della polizia di Dallas, nel 2012. «Had enough of defeat from another police – Officer they offin’ us with no punishment – The Government will turn against you – Speak the truth before they cough and get you», strilla nel testo. E, alla fine, si ritorna a 2Pac e alla sua THUG LIFE con l’acronimo che, se letto bene, si trasforma in una seconda possibilità: The Hate U Give Little Infants F**cks Everybody. Giusto, no?

  • Qui il video ufficiale di The Hate U Give:

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