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L’Opinione | Né cinema né fumetto, Spider-Man: Un Nuovo Universo è pura Pop Art

Colori incredibili e immagini vertiginose: il film è la fusione perfetta tra cinema e fumetto. Ora su CHILI

C’era quasi riuscito, per atmosfere e sensazioni, Tim Burton con i suoi due Batman, all’inizio degli Anni Novata. Nolan, invece, lo aveva reso qualcosa di potente, quasi esistenziale. La Marvel, con il Cinematic Universe, ha saputo riscrivere le regole della serialità cinematografica, rendendo i suoi eroi il più possibile vicini agli spettatori. Sin City? Sì, pur oscillando verso un cinema crudo e nero. Ma, a conti fatti, nessuno era mai riuscito a fondere davvero assieme la pellicola (sì, siamo nostalgici) alla carta stampata di un fumetto.

Who I Am?

Nessuno fino ad ora, chiaramente. Perché, quasi a sorpresa, nel ciclone supereroistico che invade la programmazione delle sale, la rivelazione arriva improvvisa: Spider-Man: Un Nuovo Universo – lo trovate su CHILI, oltre che in DVD, Blu-Ray, Blu-ray 3D, 4k Ultra HD e Digital HD grazie a Universal Pictures – è destinato a lasciare un’impronta importante, quasi rivoluzionaria. Diretto da Bob Persichetti, Peter Ramsey e Rodney Rothman e prodotto da Phil Lord e Christopher Miller, non è (solo) il miglior film su Spider-Man mai realizzato, e non è nemmeno cinema, né fumetto: è, invece, pura, spettacolare Pop Art.

Le scelte di Miles Morales.

Un esagerazione? Molto di più: Spider-Man: Into The Spider-Verse (titolo originale che si rifà agli omonimi albi usciti tra il 2014 e il 2015) è, dall’inizio alla fine, un’azzardo capace di sbancare il jackpot. A cominciare dal protagonista assoluto, ovvero la versione afro-latina di Spidey, rappresentata da Miles Morales con le Air Jordan I slacciate ai piedi e un papà nel corpo della NYPD. Miles vive a Brooklyn ma studia in una prestigiosa scuola di Manhattan.

In giro per NY con Miles aka Spider-Man.

Del resto, lui non può ancora scegliere chi essere da grande. Almeno fin quando un ragno lo punge e i tanti universi che co-esistono parallelamente vanno ad incontrarsi, generando un moto in cui ci ritroviamo, tutti assieme, diversi ”Amichevoli Spider-Man di quartiere”, compresa la versione splastick e cartoon di Spider-Pork o quella depressa di Peter Parker. Insomma, il film, non è per tutti i bambini: vaglielo a spiegare, poi, ai più piccoli, cosa significa che l’Uomo Ragno si è separato da Mary Jane perché non vuole avere figli.

Da Spider-Gwen all’irresistibile Spider-Man Noir: tutti gli Spider del film.

Così, Un Nuovo Universo, proprio come fa la Pop Art, prende il mito gigantesco di Spider-Man e del suo mondo – compreso il rapporto organico che ha con New York, di cui è figlio, amante, custode – per colorarlo di stimoli visivi, di contro-messaggi (anche critici), di avanguardismo stilistico e narrativo. Del resto, la Pop Art è la forma artistica che più ha attinto alla pubblicità e ai fumetti, riproducendo in serie icone e leggende, ma anche oggetti quotidiani.

Prospettive invertite.

Che Elvis sia un mito non c’è dubbio, ma l’idea che un barattolo di zuppa Campbell, nel 1962, sarebbe stato capace di reinventare la comunicazione, era lucida e geniale follia. E, nel film di Persichetti, Ramsey e Rothman, di genialità ce n’è talmente tanta che, incrociando i flussi di un’animazione che alterna magicamente il 3D al disegno a mano libera, con i colori saturi e vivi che escono fuori dalle linee, il gioco grafico omaggia i comics degli Anni Cinquanta di Stan Lee e Steve Ditko o, appunto Andy Warhol, Robert Rauschenberg e Roy Lichtenstein con le loro opere.

Miles Morales.

Ecco, tra prospettive invertite, voli acrobatici che si liberano su una sconfinata Manhattan e una soundtrack hip-hop ed elettronica da ascoltare rigorosamente con le cuffie più grandi che avete (Miles arriva in scena sulle note di Sunflower di Post Malone e Swae Lee, per dire), questo Spider-Man prende per mano tutta l’essenza della leggenda per liberarla da schemi e confini narrativi, in una storia che taglia verticalmente le teorie del tempo e della relatività, ci dice che la morte è conseguenza della vita, scherza sulle origini dei personaggi e attraversa il coming of age di un ragazzo come tanti, nell’America della perseveranza e dell’indecisione. Miles, cappuccio in testa e demoni nel cuore, alla ricerca del suo posto nel mondo. Da guardare dall’alto dell’Empire State Building, toccando con il cielo con un dito.

Volete rivedere il film? Lo trovate su CHILI: Spider-Man: Un Nuovo Universo

Qui la clip sul film con i registi Peter Ramsey, Robert Persichetti Jr., Rodney Rothman:

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