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We Own This City | La serie con Jon Bernthal per una storia vera di potere e corruzione

Sei episodi targati HBO che diventano l’ideale (e reale) seguito di The Wire. Da vedere su Sky e NOW

Jon Bernthal in We Own This City
Jon Bernthal in We Own This City

ROMA – Un pugno di grandi interpreti, una storia vera – che ha aperto uno squarcio nelle forze dell’ordine degli USA – e due showrunner d’eccezione, George Pelecanos e David Simon (gli stessi di The Deuce e soprattutto di The Wire, che ha influenzato e non poco lo script e l’idea di fondo) per una delle serie HBO più turgide e oscure degli ultimi anni. We Own This City – Potere e Corruzione (su Sky e NOW) ci (ri)porta a Baltimora, nel bel mezzo della melmosa criminalità interna allo stesso Dipartimento di Polizia, che ha fatto tracollare l’unità speciale della Gun Trace Task Force. Lo show, dai toni marcatamente cupi, è basato sull’omonimo libro inchiesta di Justin Fenton, reporter del Baltimore Sun, dove lo stesso Simon aveva lavorato ai tempi di quel capolavoro chiamato The Wire.

Una scena di We Own This City
Una scena di We Own This City

La storyline, ramificata in sei episodi da circa un’ora diretti dall’occhio cinematografico di Reinaldo Marcus Green, diventa così lo spunto per aprire un’ulteriore riflessione sul potere concesso al corpo di Polizia degli Stati Uniti d’America. Secondo il New York Times, il fatto è stato “uno dei più scioccanti scandali di corruzione della polizia in una generazione”. Tra il 2017 e il 2018, infatti, otto membri della GTTF del Dipartimento di Polizia di Baltimora sono stati travolti dallo scandalo di corruzione più infuocat nella storia della città. I crimini perpetrati dagli agenti, tra cui il Sergente Wayne Jenkins (Jon Bernthal, che non spaglia un copione), hanno dilaniato ulteriormente il rapporto – politicamente e socialmente complicato – tra la polizia di Baltimora e i suoi residenti, in particolar modo all’interno della comunità nera.

Jon Bernthal e Reinaldo Marcus Green sul set
Jon Bernthal e Reinaldo Marcus Green sul set di We Own This City

Immergendosi in un capitolo nerissimo di storia americana contemporanea (siamo nel pieno dell’Amministrazione Trump, e gli States non sono mai stati così divisi) narra nel dettaglio l’ascesa e la caduta della Gun Trace Task Force. E, se The Wire rimodellava il concetto di criminalità unendo più flussi, We Own This City diventa il suo ideale (e reale) seguito, mostrandoci gli oscuri compromessi dietro un quadro ancora più pessimista. Il tutto, alternando il climax e l’umore degli episodi attraverso le interessanti vicende personali – presenti e passate – dei suoi protagonisti. Se Jon Bernthal è ormai una garanzia (recuperate Il Garage – Small Engine Repair), insieme a lui troviamo un cast niente male: Josh Charles è il brutale agente Daniel Hersl; Jamie Hector è Sean M. Suiter, detective coinvolto nel caso e testimone chiave; Wunmi Mosaku invece è Nicole Steele, avvocato della divisione Diritti Civili del Dipartimento di Giustizia, che indaga sulla corruzione del corpo di polizia.

Qui il trailer di We Own This City:

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