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Sherlock Holmes più True Detective? The Alienist

Daniel Brühl e Luke Evans nella serie di Cary Fukunaga ambientata nella New York del 1896

Ricordate Cary Fukunaga? Dopo aver diretto la prima serie capolavoro True Detective, nel 2015 presentò a Venezia in concorso il potente Beasts of No Nation con Idris Elba, prodotto e distribuito da Netflix. Adesso, reduce dalla stesura dello script di It, ha ideato e creato una nuova serie, The Alienist, che ha appena debuttato negli Stati Uniti su TNT. Basata su un volume di Caleb Carr del 1994 titolato L’alienista, (in Italia edito da Newton Compton) la serie è ambientata nella New York del 1896 e ha per protagonisti lo psicologo criminale Laszlo Kreizler e l’illustratore John Moore, interpretati rispettivamente da Daniel Brühl e Luke Evans, una strana coppia investigativa che rimanda palesemente a quella formata da Sherlock Holmes e John Watson, proprio mentre Will Ferrell e John C. Reilly stanno concludendo le riprese di Holmes and Watson, come anticipatovi qui da Hot Corn.

Holmes e Watson? Daniel Bruhl e Luke Evans in The Alienist

I due amici verranno chiamati a svolgere un’indagine per conto del nuovo commissario di polizia di New York: Theodore Roosevelt (Brian Geraghty) che cinque anni dopo diverrà Presidente degli Stati Uniti. Il poliziotto si avvale così del talento dei due esperti per scoprire l’autore di un efferato delitto, vittima una giovane prostituta di Manhattan. Kreizler e Moore se la dovranno vedere con gangster e poliziotti corrotti ma, soprattutto, con un serial killer che continua ad uccidere. Ad aiutarli nel difficile caso sarà Sarah Howard (Dakota Fanning), affascinante segretaria della stazione di polizia.

Dakota Fanning in una scena di The Alienist.

La prima stagione – che promette essere un interessante incrocio tra Sherlock, From Hell e Sigmund Freud – sarà composta da dieci episodi, e dal 19 aprile sarà disponibile anche in Italia su Netflix. L’alienista in realtà non è il primo romanzo di Caleb Carr centrato sulla figura del dottor Laszlo Kreizler, visto che negli anni Novanta sono stati pubblicati anche L’angelo delle tenebre (Mondadori) e Surrender, New York (inedito in Italia) che potrebbero quindi permettere a Fukunaga di immaginare piuttosto facilmente una seconda e terza serie. Arrivati a questo punto, non resta che guardarsi il (promettente) trailer:

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