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Russian Doll? Un’eroina dal cuore ammaccato per una serie da (ri)vedere

Dopo tre anni (!) è tornata la serie con l’irresistibile Natasha Lyonne. Dove? In streaming su Netflix

Russian Doll, perché vedere la serie con Natasha Lyonne
Russian Doll, perché vedere la serie con Natasha Lyonne

MILANO – “È il mio caratteraccio che mi mantiene giovane!”. E allora lunga vita a Nadia Vulvokov, ovvero, la carismatica, problematica e decisamente adorabile protagonista di Russian Doll: la serie Netflix che dopo tanti (troppi) mesi è tornata con un’ottima seconda stagione. Chi si fosse perso questo gioiellino seriale e la sua esplosiva protagonista dall’inconfondibile chioma rossa, sappia che stiamo parlando di uno show brillante scritto da un trio tutto al femminile: Natasha Lyonne, già icona di Orange is The New Black, Amy Poehler vera istituzione comica a stelle e strisce (insieme alla socia Tina Fey) e Leslye Headland, regista e sceneggiatrice (se potete, recuperate la sua anticonvenzionale rom-com Sleeping with Other People).

Il ritorno di Natasha Lyonne in Russian Doll 2
Il ritorno di Natasha Lyonne in Russian Doll 2

A metà fra Il Giorno della marmotta e Fleabag, Russian Doll ci accompagna nell’intricato e complesso viaggio esistenziale di Nadia che, nel giorno del suo 36esimo compleanno, muore in un incidente salvo ritrovarsi a vivere ancora e ancora la stessa esperienza, per qualche strana legge universale che si accanisce misteriosamente su di lei. L’impressione che si ha nei primi episodi è che la nostra eroina sia (ancora) intrappolata in un loop o un bug del sistema e che la sua missione consista nello sbloccare la situazione, per accedere al livello successivo, proprio come nei videogiochi che Nadia progetta quando non è troppo impegnata a sabotarsi l’esistenza fra alcol, droghe e incontri occasionali.

Nel cast anche Greta Lee

Quello che scopriamo però nel corso della storia – e attenzione qui Russian Doll fa il salto e dimostra il suo grande valore – è che questo racconto di redenzione, reso accattivante con sagace cinismo e umorismo black, è più di un intricato gioco di specchi ma scava in profondità, su più livelli, come quelli della matriosca del titolo. La nostra protagonista, che si definisce “forse la figlia perduta del comico Andrew Dice Clay e Merida di Brave”, è un’eroina dal cuore ammaccato e perdente sulla carta, ma è piena di sfaccettature e determinata a muoversi in tutte e quattro le dimensioni della realtà per trovare il suo posto nell’universo, sempre che ne esista uno.

Natasha Lyonne e Annie Murphy in Russian Doll 2
Natasha Lyonne e Annie Murphy in Russian Doll 2

Così mentre le domande metafisiche si accumulano, le risposte restano impalpabili e i plot twist ci tengono con il fiato sospeso, realizziamo che Russian Doll e Nadia ci raccontano molto più del senso dell’esistenza e del macabro eterno ritorno della morte, ma si focalizzano su un dettaglio non meno importante della vita: nasciamo e moriamo ogni giorno, quindi dobbiamo cogliere ogni opportunità per scrivere o riscrivere la nostra storia. Quel che conta è avere il coraggio di affidarci agli altri e imparare a perdonare noi stessi lungo il cammino. Solo così potremo superare il dolore e uscire a rivedere le stelle.

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E qui il trailer di Russian Doll 2:

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