ROMA – Luglio 2017. Netflix lancia in tutto il mondo Ozark, la serie creata da Bill Dubuque e Mark Williams con protagonista Jason Bateman nei panni di Marty Byrde, mite consulente finanziario che opera a Chicago dove vive con i suoi figli e la moglie fedigrafa Wendy (Laura Linney). Gennaio 2022, Netflix rilascia Ozark 4 – Parte 1, primo capitolo della stagione finale della serie. In questi cinque anni abbiamo assistito ad un’evoluzione totale dei suoi protagonisti. I Byrde sono diventati degli strateghi immersi in un mondo criminale fatto di cartelli della droga, casinò, soldi da riciclare e partite di droga.

Era difficile ripartire dopo una terza stagione intensa come quella che ha visto protagonista la new entry Ben Davis interpretata da un’eccezionale Tom Pelphrey. Eppure Ozark 4 in questa prima parte del racconto – abbiamo potuto vedere i primi 7 episodi dei 14 che compongono questa ultima stagione – è riuscita a intessere una narrazione altrettanto forte. Lo ha fatto grazie ad una scrittura capace di dipanare più linee verticali che gravitano però attorno ai Byrde sempre più incastrati in dinamiche tortuose che ormai gestiscono con un certo distacco, tra mazzette per comprare “tutti”, patti tra FBI e narcotrafficanti e flussi di droga da deviare.

Ambientato nel cuore del Missouri, Ozark ha senza ombra di dubbio abbandonato una certa credibilità – i Byrde riescono a far fronte a qualsiasi evento, anche il più complesso, nel giro di qualche telefonata, il numero dei morti non si conta più così come la quantità di accordi e tradimenti – ma dalla sua ha la capacità di mostrare – con un certo cinismo – il grado di corruzione che tocca ogni ambito, dai semplici criminali di strada alla politica, dalle case farmaceutiche a quella che dall’esterno sembrerebbe una classica famiglia della classe media americana.

Ma licenze di trama a parte, quello che rende la serie davvero interessante è lo studio dei suoi personaggi. E in Ozark 4 quelli che più di tutti meritano la nostra attenzioni sono Wendy e Ruth, interpretate rispettivamente da Laura Linney e Julia Garner (che, ammettiamolo, sono strepitose). Due donne piene di rabbia e in conflitto tra di loro per la scomparsa di Ben. Una morte della quale è responsabile la prima e che ha lasciato un vuoto nella vita della seconda. Due volti di un lutto vissuto diversamente e che ha modificato le dinamiche familiari dei Byrde. Questa prima parte dell’ultima stagione indugia molto sui loro primi piani e sulla solitudine di due donne che hanno sacrificato tanto, troppo, in virtù della loro sete di rivalsa.

Quello che appare chiaro è come la corruzione finisca per intaccare anche i sentimenti e disintrighi le relazioni umane dei protagonisti in un domino inarrestabile. Nella seconda parte di Ozark 4 scopriremo se i Byrde riusciranno a farla franca o meno ed uscire puliti per tornare a Chicago alla loro vecchia vita (che ormai non esiste più) e se Ruth riuscirà a lasciarsi alle spalle un’esistenza dura per ricominciare da zero da qualche altra parte. La prima scena del primo episodio si apre con un flashforward che sembrerebbe mostrare un destino amaro per i protagonisti. Ma nel corso di queste quattro stagioni abbiamo imparato che fare previsioni quando si tratta dei Byrde è quantomeno azzardato…
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