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American Horror Story – Roanoke: il Mistero della Colonia Scomparsa

American Horror Story, la terrificante serie di successo creata da Ryan Murphy e da Brad Falchuk, si caratterizza per il fatto di essere composta da stagioni antologiche: ognuna di esse, infatti, presenta un proprio arco narrativo, con una storia specifica che non ha nulla a che vedere con quelle raccontate nelle altre stagioni.

L’unico elemento in comune a tutte è il cast, composto sempre dagli stessi attori (Sarah Paulson ed Evan Peters in primis) che, di volta in volta, interpretano personaggi diversi.

Tra tutte le stagioni dello show, la sesta è senz’altro la più misteriosa: il suo titolo, Roanoke, rimanda infatti a un autentico mistero storico tuttora irrisolto, riguardante la sorte inspiegabile occorsa al secondo insediamento inglese nell’America del Nord.

 

La colonia di Roanoke: una sparizione ancora inspiegabile

Roanoke è il nome di un’isola oggi facente parte della Carolina del Nord, mentre nel XVI secolo era affiliata alla Virginia: la Regina Elisabetta ordinò a Walter Raleigh, corsaro ed esperto navigatore, di edificarci una colonia, che avrebbe rappresentato il secondo insediamento inglese nell’America del Nord, dopo quello situato in San Giovanni di Terranova (oggi città canadese).

A causa di svariate avversità, fra le quali diverse incomprensioni e incidenti con i nativi, il primo tentativo di colonizzare l’isola fallì miseramente, terminando con il ritorno dei coloni nella madre patria.

Fu quindi fatto un secondo tentativo di colonizzazione nel 1587 che, nonostante i tentativi di riappacificazione con le tribù locali da parte dei coloni, si avviò comunque in un clima di tensione.

La colonia fu edificata sotto la guida di John White, un artista amico di Raleigh, che vi si trasferì insieme alla sua famiglia: in totale, le persone insediate ammontavano al numero di centoquindici individui.

White fu invitato dai suoi stessi compagni a tornare in Inghilterra per descrivere alla regina la situazione precaria in cui versava la colonia e convincerla a inviare degli aiuti.

Una volta giunto in Inghilterra, tuttavia, il viaggio di ritorno dell’uomo dovette essere rimandato fino al 1590 a causa di svariati imprevisti, tanto che riuscì a tornare sull’isola solo nell’agosto di quell’anno.

Ed è qui che comincia il mistero.

Giunto dove in teoria avrebbe dovuto esserci l’insediamento, John White non ne trovò più alcuna traccia: l’intera colonia era stata completamente smantellata e tutte le persone che la occupavano erano sparite nel nulla.

L’unico indizio che avevano lasciato era la scritta “Croaton” incisa sul palo di una recinzione: un possibile rimando all’Isola di Croaton, dove la colonia poteva essersi presumibilmente spostata.

Quest’ipotesi, tuttavia, non poté essere verificata a causa di un forte temporale che spinse i marinai a ritirarsi anziché proseguire, per questo motivo nessuno fu in grado di scoprire la reale sorte dei coloni di Roanoke, la cui fine resta tuttora un mistero inspiegabile.

 

La “spiegazione” di Ryan Murphy

In Roanoke, la terrificante sesta stagione di American Horror Story, Ryan Murphy propone una spiegazione alternativa alla misteriosa sparizione della colonia.

Mescolando abilmente presente e passato e sfruttando magistralmente la tecnica del mockumentary, Murphy costruisce una vicenda il cui fulcro è il terrificante personaggio de La Macellaia, interpretato da una Kathy Bates a dir poco strepitosa.

Secondo la fantasiosa ma geniale versione del regista, infatti, la sparizione della colonia di Roanoke sarebbe da imputare alla “matriarca” Thomasyn White, moglie di quel John White che, dopo aver lasciato i coloni a presidiare l’insediamento, tornò nella madre patria per chiedere gli aiuti necessari.

Disgustati dai suoi metodi spesso violenti, i coloni decidono di abbandonare Thomasyn nel bosco, dando per scontato che morirà di fame e di stenti: ignorano invece che la donna troverà un aiuto insperato in una misteriosa strega del luogo (interpretata da Lady Gaga), alla quale, letteralmente, si consacrerà, ricevendone in cambio enormi poteri che le consentiranno di riprendere il controllo della colonia, massacrandone i membri e trasformandoli in veri e propri spettri, pronti a difendere il loro insediamento da qualunque ingerenza esterna, per tutta l’eternità.

Nel periodo della cosiddetta “luna di sangue”, infatti, i membri della colonia di Roanoke hanno la possibilità di tornare corporei, attaccando chiunque attenti alla loro quiete e uccidendolo nella maniera più violenta e brutale.

Ed è partendo da questo presupposto che Murphy sviluppa quella che è forse la sua stagione più horror e violenta, trasformando una delle leggende più affascinanti e misteriose d’America nella più terrificante delle storie horror e, al contempo, proponendo anche una sua personalissima soluzione del caso.

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