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White Collar | Matt Bomer, Tim DeKay e una serie assolutamente da riscoprire

Frodi, truffe, una cavigliera e tanta classe nella serie firmata da Jeff Eastin. Dove? Su Disney+

White Collar.
Matt Bomer nel ruolo di Neal Caffrey in White Collar.

ROMA – Neal Caffrey, un famoso artista della truffa dal fascino magnetico viene catturato dopo tre anni di gioco al gatto col topo dall’agente speciale Peter Burke, capo dell’Unità per i crimini finanziari dell’FBI di New York. A soli tre mesi dalla fine della sua condanna a quattro anni, scappa però per cercare la sua ragazza, Kate Moreau. Burke trova ancora una volta Caffrey e lo riporta in prigione. Qui Caffrey propone un accordo a Burke: consulente dell’FBI a tempo in cambio del suo rilascio anticipato dalla prigione. Dopo qualche esitazione, Burke accetta: faranno squadra ma con una cavigliera elettronica di controllo. Sei stagioni, ottantuno episodi e otto anni dopo White Collar resta uno dei viaggi più interessanti della serialità contemporanea e le ragioni sono molteplici.

Tim DeKay e Matt Bomer sono Peter Burke e Neal Caffrey nella puntata pilota di White Collar
Tim DeKay e Matt Bomer sono Peter Burke e Neal Caffrey

Ideata da Jeff Eastin e prodotta da USA Network che ne ha curato la messa in onda dal 2009 al 2014, la serie in Italia arriverà solo un anno più tardi, nel 2010, su Fox sotto la dicitura White Collar: Fascino Criminale, mentre oggi la trovate comodamente in streaming su Disney+ e in qualche passaggio televisivo in chiaro. Il segreto? Il suo perfetto mix di crime e svolte narrative da commedia d’equivoci con spruzzate di umorismo brillante in un concept a metà tra La stangata (citata esplicitamente in più di un paio di episodi) e le atmosfere di Prova a prendermi (Frank Abagnale Jr. è l’ispirazione dichiarata di Eastin per l’aura caratteriale di Neal), qualità che hanno permesso a White Collar di superare brillantemente la cosiddetta prova del tempo.

La messa in onda statunitense del primo episodio di White Collar è datata 23 ottobre 2009
La messa in onda statunitense del primo episodio di White Collar è del 23 ottobre 2009

Questo grazie anche alla struttura da crime classico fatta di una verticalità mai banale e di un’orizzontalità che – soprattutto nelle prime tre stagioni – mescola al suo interno U-Boot nazisti, tesori segreti, schemi ponzi, corruzione ad altissimi livelli e metodiche partite a scacchi tra federali e informatori in bilico tra legalità e giustizia, con una grazia di scrittura degna del grande cinema. E non è nulla se rapportato al cuore di White Collar: la dinamica relazionale contradditoria ma affettuosa, genuina, tra Neal e Peter. Amici/nemici, fratelli, ma anche padre/figlio e i volti e i corpi di Matt Bomer (la sua popolarità esplose tra White Collar e Magic Mike) e Tim DeKay a dar loro vita in scioltezza tra la fiducia e il raggiro, l’amicizia fraterna e il rapporto professionale.

Tim DeKay, Matt Bomer, Marsha Thomason e Hilarie Burton nella puntata I sette di Burke della seconda stagione di White Collar
Tim DeKay, Matt Bomer, Marsha Thomason e Hilarie Burton

Accanto a loro l’ex-stella di Bayside School e Beverly Hills 90210 Tiffani Amber Thiessen, Willie Garson, Marsha Thomason, Sharif Atkins, Hilarie Burton, Diahann Carroll, James Rebhorn e svariati volti noti dello star system hollywoodiano tra piccolo e grande schermo in ruoli più o meno rilevanti. Qualche esempio? Natalie Morales, Bridget Regan, Ross McCall, Gloria Votsis, Treat Williams, Judith Ivey, Noah Emmerich, Beau Bridges, Emily Procter, Paul Blackthorne, Titus Welliver e una giovanissima Alexandra Daddario al battesimo di fuoco. E tanto basta per parlare di White Collar come di una grande serie, perfetta per lo spettatore occasionale come per il fedele binge-watcher. Provateci, non ve ne pentirete…

  • INTERVISTE | Matt Bomer: «White Collar, Susan Sarandon e la mia vita»
  • STORIE | Prova a prendermi, DiCaprio e la storia di Frank Abagnale Jr.
  • TV COLUMN | Frasier, o di quella grande sit-com dimenticata

Qui sotto potete vedere il trailer della serie: 

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