Alessandro Ricci FIRENZE – Steven Spielberg? Potremmo dire che no, non ha limiti. Ha diretto e prodotto alcuni dei migliori film della storia del cinema, blockbuster e opere più intime, successi pensati per i bambini e per i ragazzi, altri rivolti ad un pubblico più maturo. La sua magia? Il senso della meraviglia che incanta lui per primo: il T-Rex di Jurassic Park è un regalo che ha fatto a se stesso e poi al mondo, impazzito di paura e di gioia di fronte alla furia del dinosauro gigante, simbolo del suo cinema. In lui infatti c’è il desiderio di sorprendere, di far paura, di divertire, e c’è tutta la fatica nel realizzarlo; i suoi film sono veri, sempre realistici per quanto fantastici. La gratitudine verso Spielberg si rinnova ad ogni nuovo film come alla ennesima visione dei film precedenti: l’analisi della sua filmografia basterebbe a scrivere una enciclopedia del cinema e non è esagerato pensare a lui come al più grande tra i registi. Ma perché questo lungo preambolo?
Perché, a cinquant’anni esatti dal primo episodio della serie Colombo che diresse lui, ora attendiamo West Side Story, in uscita al cinema il 16 dicembre (finalmente|), nuova versione del classico musical di Broadway del 1957 con le musiche di Leonard Bernstein, libretto di Arthur Laurents e parole di Stephen Sondheim, che nel 1961 dette origine al film di Robert Wise e Jerome Robbins vincitore di dieci Oscar. La storia, immortale, è quella di Romeo e Giulietta di Shakespeare, ambientata in una New York divisa da razzismo e pregiudizi. Due gang, i giovani immigrati portoricani Sharks, capeggiati da Bernardo, e gli americani bianchi Jets, con a capo Riff (Mike Faist, reduce da Broadway e da Dear Evan Hansen), lottano per il controllo del territorio del West Side newyorkese e si scontrano per le strade.
Durante un ballo a cui partecipano entrambe le fazioni, Maria (Rachel Zegler), sorella di Bernardo (David Alvarez), e Tony (Ansel Elgort), un bravo ragazzo ex membro dei Jets, si innamorano a prima vista. E iniziano i veri guai. Un’altra sfida per Spielberg, un confronto con la storia del cinema, ma sempre rivolto ai giovani e al loro desiderio di amore e bellezza. Il progetto addirittura risale al 2014 quando la Fox acquistò i diritti. Dopo un ritardo, la produzione iniziò nel 2018, con le riprese partite poi nel 2019 tra New York, Newark e nell’Essex. La sceneggiatura è firmata da Tony Kushner, alle musiche c’è David Newman. E adesso? Non rimane che aspettare, consapevoli che dopo l’uscita arriverà anche l’ennesima pioggia di nomination…
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IL TRAILER | Qui il trailer di West Side Story:
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