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Vitalic: «Il mio suono per Disco Boy, in bilico tra Giorgio Moroder e Gaspar Noé…»

Pascal Arbez-Nicolas in arte Vitalic racconta a Hot Corn il viaggio fatto con Giacomo Abbruzzese

Pascal Arbez-Nicolas in riflessione prima del dialogo con Hot Corn.

MILANO – Che il film ci fosse piaciuto molto ve lo avevamo detto subito, in tempi non sospetti durante la Berlinale (potete leggere qui la nostra recensione) e quindi abbiamo voluto ulteriormente approfondire il viaggio dentro Disco Boy di Giacomo Abbruzzese. Come? Andando a intervistare Pascal Arbez-Nicolas in arte Vitalic, divo elettronico, grande produttore e compositore francese che ha composto l’intera colonna sonora del film e che pubblica ora il primo singolo, The Rising (potete ascoltarlo in fondo all’articolo) in attesa dell’uscita dell’intero disco il prossimo 13 aprile. «Il mio riferimento? Giorgio Moroder», confessa a Hot Corn il musicista nella nostra intervista.

Vitalic
Vitalic mentre pensa alle risposte per Hot Corn.

IO & GIACOMO – «Da dove comincio? Come ho conosciuto Giacomo Abbruzzese? Ho iniziato un dialogo con lui un po’ di tempo fa, addirittura credo fossimo proprio all’inizio della pandemia. Mi disse che stava cominciando a lavorare ad un film e avrebbe avuto piacere di coinvolgermi nella fase di scrittura della colonna sonora. Credeva fosse perfetta per la pellicola per la sua verticalità. Dopo un paio di conversazioni al telefono mi ha mandato alcuni corti che aveva fatto e che ho amato immediatamente. Così abbiamo deciso senza indugi di cominciare a pensare al suono di Disco Boy…».

Disco Boy
Franz Rogowski in una scena di Disco Boy.

LA COLONNA SONORA – «In realtà ho cominciato a scrivere la partitura prima ancora che Giacomo cominciasse a girare, cercando di capire il tono del film dalla sceneggiatura e da alcune indicazioni che mi aveva dato su come sarebbe stato il film. Poi, quando è iniziata la fase di montaggio, ho cominciato a scrivere musica proprio mentre loro stavano editando il film, lavorando direttamente su determinate scene, parallelamente. In questo modo la colonna sonora non è stata adattata o forzata sulle immagini, ma è stata creata proprio mentre nasceva la pellicola. Un procedimento molto stimolante per entrambi…».

Disco Boy
La copertina della colonna sonora di Disco Boy.

IL COMPOSITORE – «Il mio compositore preferito? Devo dire Giorgio Moroder perché nel corso della sua carriera è stato capace di unire cinema e musica disco, da Flashdance a Top Gun. Sono da sempre un suo grande fan ed è sempre stato un’enorme fonte di ispirazione. In generale però le colonna sonore che amo sono quelle che apportano qualcosa ai film, contribuiscono allo stile, non sono semplice corredo. Ho citato Moroder, ma penso anche al lavoro fatto da Thomas Bangalter su Irréversible, uno score con grande personalità, completamente diverso. Il mio film preferito? Domanda difficile, ma dico Lux Aerterna di Gaspard Noé perché è un viaggio, un trip assoluto…».

Disco Boy
Laëtitia Ky in un altro momento di Disco Boy.

LA PRIMA VOLTA – «La prima volta che ho visto Disco Boy finito? Sono rimasto molto colpito, lo confesso. Credo sia una pellicola molto intensa, ma allo stesso tempo fluida e meravigliosa per lo spettatore. E confesso di essere stato molto felice anche nel notare il grande spazio che Giacomo ha scelto di dare alla mia musica: è un elemento centrale del film, non è un’aggiunta di suoni qui e lì. Posso dire di essere davvero orgoglioso di quest’esperienza: è stata una lunga avventura, molto interessante e stimolante…».

  • INTERVISTE | Giacomo Abbruzzese: «Il mio Disco Boy, tra musica e politica»
  • VIDEO | Un brano dello score di Vitalic per Disco Boy:

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