ROMA – Un registratore a quattro piste, una stanza nel New Jersey e un uomo in bilico tra il successo imminente e il vuoto interiore. Springsteen: Liberami dal Nulla, in arrivo nelle sale italiane il 23 ottobre, racconta il momento più fragile – e forse più autentico – della carriera di Bruce Springsteen: la nascita di Nebraska, album acustico inciso in solitudine nel 1982, oggi considerato tra le sue opere più potenti. A interpretare “The Boss” è Jeremy Allen White, già volto rivelazione di The Bear, mentre alla regia c’è Scott Cooper (Crazy Heart, Hostiles), che ha adattato per il grande schermo il libro di Warren Zanes, Liberami dal nulla. Bruce Springsteen e Nebraska. Il film, targato 20th Century Studios, non è un biopic tradizionale: si concentra su un momento preciso, l’inverno del 1982, quando Springsteen, ancora segnato da una profonda inquietudine, sceglie di registrare in casa, lontano dagli studi, un disco fatto di storie di colpa, redenzione, crimini e speranza. Ad affiancare Jeremy Allen White, un cast corale e sorprendente: Jeremy Strong è Jon Landau, storico manager e confidente; Paul Walter Hauser veste i panni di Mike Batlan, il tecnico delle chitarre; Odessa Young interpreta Faye, l’interesse amoroso di Bruce; mentre Gaby Hoffman e Stephen Graham sono i suoi genitori, Adele e Doug. In ruoli chiave anche Marc Maron e David Krumholtz. Prodotto da Scott Cooper insieme a Ellen Goldsmith-Vein, Eric Robinson e Scott Stuber, con la supervisione esecutiva dello stesso Warren Zanes, Springsteen: Liberami dal Nulla si preannuncia come un film profondamente musicale, ma soprattutto umano. Un’opera sulla solitudine, sull’arte come salvezza, sul silenzio tra una canzone e l’altra. Proprio come Nebraska.
VIDEO | Guarda qui il trailer con Jeremy Allen White nei panni di Bruce Springsteen:
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