ROMA – Un piccolo incidente per le strade di Gerusalemme. Un gesto apparentemente insignificante che, come un sasso gettato nello stagno, scatena cerchi concentrici destinati a travolgere vite, relazioni e certezze. Happy Holidays, ambientato nell’Israele contemporaneo, racconta con sguardo lucido e senza filtri la fragilità di una società lacerata, dove il peso delle bugie e delle verità taciute alimenta tensioni profonde. Al centro della storia quattro personaggi, le cui esistenze si intrecciano in un complesso mosaico. Rami, un giovane palestinese, è sospeso tra l’amore per la sua fidanzata ebrea e il dolore di un aborto che li ha divisi. Sua madre, Hanan, lotta per mantenere la famiglia a galla, aggrappandosi alla speranza di un rimborso assicurativo legato all’incidente della figlia Fifi. Ma anche Fifi nasconde un segreto che potrebbe sconvolgere tutto. Parallelamente, Miri — madre israeliana — affronta la depressione della figlia, mentre tenta di sostenere la sorella in una gravidanza complicata e profondamente intrecciata al destino di Rami. Attraverso queste storie incrociate, Happy Holidays esplora con intensità temi universali: il conflitto tra generazioni, le disuguaglianze di genere, le tensioni culturali in una società patriarcale e frammentata. Un racconto corale, fatto di emozioni trattenute e verità che emergono con forza inarrestabile. Dal 3 luglio al cinema.
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