in

I vent’anni di Law & Order: il Tribeca TV Festival celebra la serie di Dick Wolf

Il cast al completo e centinaia di fan a New York per festeggiare lo show. Noi eravamo lì

law & order
La crew a Tribeca per l'incontro con i fan
Freshly Popped

NEW YORK – A vent’anni dalla prima puntata, Law & Order – Unità vittime speciali è diventata la serie più longeva attualmente in televisione. Lo show, che fa parte del franchise Law & Order creato da Dick Wolf, racconta i casi dell’unità vittime speciali del dipartimento di polizia di New York, squadra d’élite di detective che rende giustizia alle vittime di violenze sessuali e domestiche, già da prima che il movimento #MeToo avesse la visibilità che ha oggi. Agli Spring Studios di TriBeCa, il cast e la crew hanno incontrato centinaia di fan, gli stessi che hanno contribuito a rendere la serie l’istituzione che è oggi. Noi di Hot Corn eravamo lì: ecco cos’hanno detto i protagonisti durante l’incontro, tra diritti delle donne, copioni e l’importanza di dare voce alle vittime.

dick wolf
Il creatore di Law & Order, Dick Wolf, durante l’incontro al Tribeca.

IL CREATORE: DICK WOLF «Io credo che Mariska Hargitay e il suo personaggio Olivia Benson possono essere viste come le nonne nonna del movimento #MeToo per il costante impegno nell’organizzazione The Joyful Heart Foundation. Quel ruolo rappresenta davvero l’angelo custode dei sopravvissuti. Il futuro? Ogni anno è un potenziale funerale di Law & Order – Unità vittime speciali, perché nessuno, fino a poco tempo fa, aveva l’obiettivo di superare le venti stagioni, eppure è successo. Ma finché ci sarà gente a guardare Law & Order io ci sarò».

Mariska Hargitay
L’angelo custode della serie: Mariska Hargitay

LA PROTAGONISTA: MARISKA HARGITAY «Ho una grande stima per il mio personaggio, Olivia Benson, e nell’interpretarla ho messo gli aspetti diversi di tante donne che ammiro. Già dagli inizi della serie avevo capito quanto fosse importante parlare di queste storie e oggi sono grata di poterlo fare ad ogni puntata. È importante portare le vicende in superficie, credo sia una sorta di guarigione per le vittime. Penso che nel nostro telefilm le vittime siano trattate nella maniera ideale, ossia vengono credute».

ice t
Un’altra colonna della serie: Ice T.

IL VETERANO: ICE T «Ricordo che sono entrato in Law & Order che dovevo fare solo quattro episodi. Alla fine si sono trasformati in vent’anni. L’ambiente è fantastico, nello show sono tutte brave persone ed è divertente andare a lavorare. Cosa mi ispira? La gente che mi vuole bene perché faccio parte della serie. Quando qualcuno ti si avvicina e ti dice grazie, non solo sai che lo stai divertendo, ma lo stai aiutando. È una sensazione magica. E poi, quanti attori sono in giro ancora dopo vent’anni? Sono felice di avere un impiego».

Philip Winchester
Da Chicago Justice a Law & Order: Philip Winchester

IL NUOVO ARRIVATO: PHILIP WINCHESTER «Entrare in corsa in un prodotto talmente ben oliato e conosciuto? Terrificante. Ma tutti mi hanno accolto a braccia aperte e gli sceneggiatori mi hanno dato un copione fantastico su cui lavorare. Si parla della mascolinità e dai luoghi oscuri da cui spesso arriva e partendo da questo tratteremo da un’altra prospettiva il movimento #MeToo. Quando questo show è iniziato non potevi parlare delle cose come adesso, ma anche grazie a Mariska si sta dando alle vittime il modo di diventare coraggiose».

Peter Scanavino
Uno dei detective della serie: Peter Scanavino

IL DETECTIVE: PETER SCANAVINO «Cosa penso di Law & Order? Che è una serie che sa dare davvero un’accurata rappresentazione del sistema giudiziario, buono o cattivo che sia, con i suoi problemi e il potere con cui poi si riversa sulle persone. È uno show capace davvero di mostrare che, alla fine, qualunque sia il tuo orientamento politico, siamo tutti esseri umani».

Qui una clip delle nuove puntate su NBC:

Lascia un Commento

Adam Driver: «Il mio viaggio con Spike Lee e Terry Gilliam, tra razzismo e utopia…»

15 sequel che sono meglio del film originale