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Trento Film Festival | La montagna, la pandemia e una diversa idea di futuro

Arrampicata e alpinismo? Sì, ma non solo, il festival numero 69 sarà soprattutto grande cinema

Un dettaglio del manifesto del Trento Film Festival.
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TRENTO – La montagna, ovviamente, ma anche la pandemia, la diversità e una forte idea di futuro: il Trento Film Festival arriva all’edizione numero 69 – dal 30 aprile al 9 maggio, ma sulla piattaforma trentofestival.it sarà fino al 16 maggio – e ritorna con un programma molto forte dopo un’edizione 2020 forzatamente ibrida. E allora, fuori i numeri: 98 film in programma, 8 sezioni, 31 Paesi, 23 film in concorso, 14 lungometraggi, 9 cortometraggi. Sigla d’autore firmata da Gianluigi Toccafondo – la trovate in fondo all’articolo – e un titolo attesissimo: Paolo Cognetti. Sogni di Grande Nord di Dario Acocella, folgorante documentario che segue lo scrittore in un viaggio tra le Alpi e l’Alaska sulle tracce dei grandi maestri letterari, fino al bus di Christopher McCandless che Sean Penn filmò in Into The Wild.

Paolo Cognetti in Sogni di Grande Nord.

Ma non solo: ecco in apertura Mila, cortometraggio animato firmato da Cinzia Angelini, trentina di Hollywood che mette in scena i racconti d’infanzia della madre dei bombardamenti su Trento durante la Seconda Guerra Mondiale. A chiudere, l’8 maggio, il debutto di N-Ice Cello – Storia del violoncello di ghiaccio di Corrado Bungaro, documentazione di un viaggio dai ghiacciai delle Dolomiti al Mediterraneo, passando per il MUSE di Trento. Difficile scegliere (trovate qui la nostra intervista al responsabile della programmazione, Sergio Fant) tra le storie incredibili dell’alpinista marocchina Bouchra Baibanou sull’Everest in Al Qimma o della climber iraniana Nasim Eshqi in Climbing Iran.

Una scena di Dear Werner di Pablo Maqueda.

Ma la lista è lunga: ecco i ragazzi alla scoperta dell’arrampicata in That’s Wild e Black Ice e perfino il figlio di Mike Bongiorno, Nicolò, in viaggio in Himalaya in Songs of the Water Spirits. Non poteva mancare il cambiamento climatico, conThe Magnitude of All Things e Now, ma noi di Hot Corn aspetteremo soprattutto un titolo: Dear Werner (Walking on Cinema) di Pablo Maqueda, lettera aperta a un grande amante della montagna e a un irregolare del cinema, Werner Herzog, che a un certo punto apparirà. Imperdibile. Non siete a Trento? Nessun problema, la selezione del Trento Film Festival sarà accessibile dal 30 aprile sulla piattaforma di streaming online.trentofestival.it.

  • Qui la sigla firmata da Gianluigi Toccafondo:

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