in

Top Gun: Maverick ha una data d’uscita: 12 luglio 2019

Dopo l’incontro tra Tom Cruise e Jerry Bruckheimer, la sceneggiatura è ormai completa

Anche se piuttosto lentamente, le cose a Hollywood si stanno muovendo e Jerry Bruckheimer sta lavorando al sequel di Top Gun, che dovrebbe uscire il 12 luglio 2019 e si chiamerà Top Gun: Maverick. La sceneggiatura – firmata da Peter Craig, Justin Marks e Eric Warren Singer – aggiornerà il cult originale mostrando ciò che sono diventati oggi i piloti da combattimento, tra droni e nuove tecniche di combattimento. Ovviamente a riprendere il ruolo di Pete Mitchell in arte Maverick ci sarà ancora Tom Cruise – che a fine luglio rivedremo in un altro sequel, Mission: Impossible – Fallout – ma sembra che la produzione stia cercando di riportare sul set anche altri interpreti dell’originale come Val Kilmer, Kelly McGillis e Meg Ryan.

Kelly McGillis e Tom Cruise sul set di Top Gun. Era il 1986.

Dopo anni di ritardi e imprevisti – senza dimenticare la tragica fine nel 2012, per suicidio, di Tony Scott, fratello di Ridley e regista di Top Gun – sembra essere tutto pronto quindi per cominciare le riprese, previste per la primavera, sotto la direzione di Joseph Kosinski, con Cruise già in Oblivion. L’attore tornerà così in volo a cinquantacinque anni: «Sono onesto: non aspettavo altro e non volevo nemmeno un numero nel titolo, per questo si chiamerà Top Gun: Maverick», ha dichiarato Cruise in un’intervista, «Stilisticamente sarà molto simile all’originale, avremo anche la stessa colonna sonora di Harold Faltermeyer, ma cambieranno le cose per Maverick, ci sarà un’evoluzione».

Cruise con il produttore, Jerry Bruckheimer, a New Orleans.

Il primo Top Gun incassò 370 milioni di dollari e uscì negli Stati Uniti il 16 maggio 1986, in piena era Reagan, diventando per qualcuno anche il simbolo di un certo tipo di politica estera americana. Il film ricevette due nomination ai Golden Globe e quattro all’Oscar, vincendo la statuetta per la miglior canzone originale, Take My Breath Away, scritta dal compositore italiano Giorgio Moroder con
Tom Whitlock. Il brano divenne poi un manifesto sonoro degli anni Ottanta nella versione dei Berlin di Terri Nunn – da poco riunitisi – che ne fecero anche un video utilizzando proprio alcune scene del montaggio finale del film di Tony Scott. Nonostante gli anni, Take My Breath Away è rimasta una hit tanto che su YouTube oggi conta più di cinquanta milioni di views:

Lascia un Commento

Station 19: Le novità sull’atteso spin-off di Grey’s Anatomy

La tendenza: C’era una volta il West. E c’è ancora